26/04/2020
Dove
Spumeggiante nel ritmo, inesauribile nell’invenzione melodica, a tratti nostalgica e malinconica, La vedova allegra dimostra che la leggerezza, in musica, non è sinonimo di banalità. La regia rispetta la filologia dello spettacolo sia nel testo che nella musica e nell’allestimento, mantenendo l’equilibrio tra modernità e tradizione.
Di Franz Lehàr su libretto di Victor Léon e Leo Stein – dalla commedia L’Attaché d’ambassade di Henri Meilhac – con Elena D’Angelo – regia di Elena D’Angelo