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Punti di ristoro

Un’immersione in uno stato percettivo profondo in cui il corpo possa essere lasciato libero di vivere nell’istante. Un corpo che si lascia toccare, che si pone in una condizione di fragilità e apertura. Vibrante, sensibile, materiale, che rigenera e dilata le distanze e ne custodisce gli intervalli vuoti. Che crea la distanza per far accadere il contatto.

Progetto e coreografia Stefania Tansini – danza: Miriam Cinieri, Stefania Tansini – luci di Matteo Crespi – progetto sonoro di Giovanni Magaglio, Claudio Tortorici – foto e video di Luca Del Pia.

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