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A COSA SERVE LA MEMORIA

A che cosa può servire la memoria di vicende che, negli ultimi anni, hanno dilagato? Per molto tempo dopo la fine della guerra (1945) si seppe poco o nulla dello sterminio. Poi ci fu a Norimberga il processo ad una ventina di gerarchi nazisti fatti prigionieri. Un processo condotto sull’aridità delle carte. Quindici anni dopo, 1961, al processo contro Eichmann a Gerusalemme s’udì invece la voce diretta degli scampati. La verità del testimone era indiscutibile.
Eppure, si cominciava a capire che la memoria, da sola, non poteva andare oltre la dimensione individuale. La memoria fornisce delle tracce, ma solo la conoscenza della storia consente di formulare un giudizio identificando i colpevoli, svelandone i moventi, dando un senso a quanto è avvenuto, contribuendo ad una memoria collettiva razionale e non emotiva o, peggio, solo rituale.

Di e con Corrado Augias – supervisione tecnica e mise en espace di Angelo Generali – produzione Teatro Comunale di Ferrara.

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