Torna alla ricerca

DITTICO - LA MANO FELICE / Il castello del Principe Barbablù

Due opere concepite separatamente ma accostate in questo dittico espressionista. La Mano Felice (Die glückliche Hand) fu scritta da Arnold Schönberg prima del periodo dodecafonico, e rappresenta l’angoscia dei tempi nuovi (siamo alle soglie della I Guerra Mondiale) attraverso una forma di rappresentazione “totale” dove cacofonie sonore, colore, parola e azione si fondono. L’atto unico di Bartòk, su libretto di Béla Balàzs, ispirato anch’esso alle ricerche pittoriche del Blauer Reiter e alla contorta atonalità austro-tedesca del periodo, è una partitura densissima e senza pause, che non concede tregua per l’intera sua durata.

Due atti unici di Arnold Schönberg e Béla Bartók – regia di Ricci/Forte – scene di Nicholas Bovey – movimenti scenici di Marta Bevilacqua – Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna, diretti da Marco Angius – produzione TCBO con Teatro Massimo di Palermo

Cosa
Quando