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Incerticorpi

Il tempo è indifferente. Tutto è destinato alla trasformazione, alla deformazione, all’invecchiamento. La drammaturgia si sviluppa attraverso la sovrapposizione di due linee temporali: da un lato il tortuoso e accidentato susseguirsi quotidiano di conquiste e di sconfitte, dall’altro il rettilineo e inesorabile declino verso la vecchiaia.

Regia di Stefano Tè – drammaturgia di Giulio Costa e Stefano Tè – con Francesca Figini – musiche di Alessandro Pivetti – produzione Teatro dei Venti.

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