Lo spettacolo è un monologo a più voci affollato di personaggi, una sorta di diario amaro e ironico di una vita vissuta in isolamento. Protagonista un ragazzo disabile, confinato dalla malattia e dai genitori; coprotagonisti i suoi ricordi e i suoi sogni, un mondo misterioso e parallelo immaginato dal bambino.

Di e con Filippo Timi – e con Andrea Di Donna, voce e chitarra – luci di Gigi Saccomandi – costumi di Fabio Zambernardi – produzione Teatro Franco Parenti / Teatro Stabile dell’Umbria.

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