54° Premio Riccione per il Teatro

Sabato 23 settembre saranno premiati i vincitori dell’edizione 2017

22 settembre 2017

È il più longevo e prestigioso concorso italiano di drammaturgia. Nato nel 1947, all’indomani della Seconda guerra mondiale, il Premio Riccione festeggia quest’anno il suo settantesimo anniversario, e la cerimonia di premiazione che si terrà sabato 23 settembre in pazza Ceccarini sarà anche un’occasione per ricordare la lunga e fortunata storia del concorso.

A condurre la serata-evento (ore 21, ingresso libero) saranno Silvia D’Amico, attrice emergente del panorama italiano, premiata con una menzione speciale ai Nastri d’argento 2015, e Graziano Graziani, critico teatrale e voce del programma di Radio 3 Fahreneit, nonché giurato del Premio Riccione.

Sul palco saranno numerosi i protagonisti del teatro e della cultura, a partire dai dieci giurati del Premio Riccione. Con  Graziano Graziani, saranno infatti presenti anche Giuseppe Battiston, Arturo Cirillo, Emma Dante, Federica Fracassi, Claudio Longhi, Renata Molinari, Laurent MuhleisenChristian Raimo Fausto Paravidino, confermato per la seconda edizione nel ruolo di presidente di giuria.

A contendersi il 54° Premio Riccione per il Teatro, attribuito a un testo teatrale, in lingua italiana o in dialetto, ancora non rappresentato in pubblico, saranno quattro autori: Carlotta Corradi con Nel bosco, Fabio Massimo Franceschelli con Damn and Jammed, Francesca Garolla con Tu es libre e Vitaliano Trevisan con Il delirio del particolare. Ein Kammerspiel. In palio, al vincitore, 5.000 euro; i finalisti partecipano inoltre all’assegnazione di un premio di produzione di 15.000 euro per l’allestimento scenico del testo.

Durante la serata, sarà proclamato anche il vincitore del 12° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, riconoscimento riservato ai concorrenti under-30. I finalisti sono anche in questo caso quattro: Christian Di Furia con Un pallido puntino azzurro, Riccardo Favaro con Nastro 2, Tatjana Motta con Nessuno ti darà del ladro e Pier Lorenzo Pisano con Per il tuo bene. In palio, al vincitore, 3.000 euro; i finalisti partecipano all’assegnazione di un secondo premio di produzione (10.000 euro).

Tra le otto opere giunte in finale in entrambe le categorie, quella che meglio coniuga scrittura teatrale e ricerca letteraria riceverà la menzione speciale “Franco Quadri” (1.000 euro), intitolata a uno dei più importanti animatori della scena teatrale italiana, a lungo direttore artistico e presidente di giuria del Premio Riccione.

Organizzato ogni due anni da Riccione Teatro (soci Comune di Riccione e ATER Associazione Teatrale Emilia Romagna), con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e del main sponsor Hera, il Premio Riccione celebra inoltre il suo anniversario con l’introduzione, fuori concorso, di un Premio speciale per l’innovazione drammaturgica. Il nuovo riconoscimento è assegnato a una personalità, oppure a una compagnia, capace di aprire prospettive inedite al mondo del teatro attraverso spettacoli che hanno sparigliato preconcetti e convenzioni, distinguendosi per coraggio, invenzione, originalità di sguardo o di stile. A decidere il vincitore sarà un comitato scientifico composto da critici e studiosi di teatro, in collaborazione con le riviste «Altrevelocità», «Il Tamburo di Kattrin», «Stratagemmi», «Teatro e Critica».