“Area pubblica”. A Modena torna Periferico, il festival che porta l'arte nello spazio urbano

Tutti i weekend dal 15 ottobre al 28 novembre

14 ottobre 2021

Dal 2008 esplora e trasforma spazi della città in palcoscenici temporanei e inusuali, portando performance site-specific in fabbriche, archivi, depositi, spazi industriali, oppure luoghi poco conosciuti della città, come musei o biblioteche. È Periferico, il festival organizzato a Modena dal Collettivo Amigdala che intreccia teatro, musica, arti visive, architettura e poesia per generare incontri e rigenerazioni. Per la sua tredicesima edizione, in programma in tutti i finesettimana dal 15 ottobre al 28 novembre, riempirà la città con performance site-specific in luoghi non teatrali per esplorare le infinite potenzialità dell’Area Pubblica, titolo/tema di quest’anno: “un’area grande e aperta – spiega il Collettivo – che comprende lo spazio pubblico ma non si esaurisce in esso, lasciandosi guidare dalla specificità di ogni spazio e dalle intuizioni degli artisti. Ogni opera è occasione di riscoperta – di una memoria, di un luogo, della traccia di un passaggio – attraverso la riappropriazione pubblica di spazi altrimenti chiusi o invisibili”.

Ad aprire il festival sarà CHEAP, il progetto bolognese di street poster art, che dal 15 ottobre invaderà le strade di Modena con i manifesti di una campagna intitolata RECLAIM che intercetta interrogativi dei cittadini e delle cittadine. Il 16 e il 17 ottobre è di scena invece il primo appuntamento performativo, con un progetto di teatro ecologico di Archivio Zeta, compagnia che da quasi vent’anni realizza spettacoli in luoghi non deputati (come al Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa), costruendo intrecci tra storia, memoria e poesia. Con il nuovo progetto A Misura d’Albero, Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni accompagneranno il pubblico in una immersione nel Bosco Albergati, grande bosco di pianura tra Castelfranco e Anzola costruito progettato dall’architetto modenese Cesare Leonardi nel 1990 come una “città degli alberi”.

Attraverso l’interazione diretta con il pubblico, Darren O’Donnell, artista performativo, drammaturgo e urbanista canadese, insieme alle attrici Chiara Prodi e Fjoralba Qerimaj, condurranno invece il pubblico nel processo di realizzazione di una performance social-specific in compagnia di attori non professionisti di tutte le età (dal 28 al 30 ottobre 2021). Promotore dell’idea di agopuntura sociale, un intervento che si focalizzi su specifici punti fragili del tessuto sociale capaci di scatenare connessioni e smuovere energie, alla fine del workshop O’Donnell metterà alla prova il pubblico cittadino nel quartiere Sacca (30 ottobre 2021). Anche il coreografo Virgilio Sieni realizzerà uno spettacolo che coinvolge il pubblico in un lavoro sulla memoria intitolato Di fronte agli occhi degli altri (28 novembre) che nasce a contatto con persone e comunità. Il progetto è nato nel 2012 su invito del Museo della Memoria di Bologna, come testimonianza e denuncia della tragedia di Ustica del 27 giugno 1980 ed è stato realizzato poi a Gibellina con la partecipazione dei terremotati del Belice, a Modena e Sarzana con la partecipazione degli ultimi partigiani rimasti, a Milano dove Virgilio Sieni ha dedicato il lavoro alla strage di Piazza Fontana e a Brescia dedicato alle vittime di Piazza della Loggia. Tra gli altri appuntamenti spettacolari segnaliamo poi VILLAGGIOARTIGIANO #MEMORIEDELSUOLO (dal 5 al 7 novembre), lavoro su ricostruzione e memoria, esito di una residenza della Compagnia Pietribasi/Tedeschi situata nel Villaggio Artigiano Modena Ovest, realizzata nell’ambito di To Echo/Fare Eco, progetto di ricerca triennale (2021-2023) curato da Amigdala e dall’autrice, artista e curatrice indipendente Isabella Bordoni.

 

Proprio il gruppo di lavoro di To Echo/Fare Eco, il 6 novembre, terrà l’incontro con uno dei più noti teorici della storia orale, Alessandro Portelli. Ma di incontri in programma ce ne sono tanti, come l’assemblea pubblica organizzata da Il Campo Innocente, che pone l’attenzione su precarietà, della violenza, del sessismo, del razzismo, dell’omolesbobitransfobia che ancora sopravvivono nel mondo dell’arte (30 ottobre), e le riflessioni sugli spazi pubblici con Ti voglio un bene pubblico, il gioco urbano della coreografa Elisabetta Consonni (6 e 7 novembre 2021), e sugli spazi e le relazioni del “Nuovo Abitare”, nati dalla digitalizzazione, con Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, fondatori di Art is Open Source and HER: She Loves Data, i centri di ricerca che usa per esplorare la trasformazione umana nell’epoca dell’ubiquitous computing (14 novembre 2021). Con la fotografa e visual artist francese Marilyne Grimmer si presenterà infine il quarto numero di Fionda, la Rivista collettiva del Villaggio Artigiano di Modena Ovest (domenica 21 novembre 2021).

Periferico è realizzato nell’ambito di Rassegne Teatrali 2021 del Comune di Modena e di “La città grande” finanziato dal Bando “Mi metto all’opera” 2020/21 della Fondazione di Modena. Con il sostegno e il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Modena, Fondazione di Modena, Quartiere 4.