Arrivano dal Mare! naviga in rete

Online dal 21 al 26 maggio la 45° edizione del festival ravennate

20 maggio 2020

Questa volta il loro irrinunciabile viaggio annuale verso gli umani le porterà direttamente nel salotto di casa nostra per continuare a sognare insieme anche se non possiamo ancora radunarci nei teatri. Sono le fantastiche creature di Arrivano dal Mare!, il più antico festival italiano dedicato al mondo del Teatro dei Burattini e delle Marionette, diretto dal Teatro del Drago/Famiglia d’arte Monticelli, quinta generazione di una famiglia storica di marionettisti.

Il programma originario della quarantacinquesima edizione prevedeva ospiti da Brasile, Portogallo, Grecia, Francia, Spagna, Danimarca, Israele, Ungheria e Russia, un convegno internazionale sui musei di Teatro di Figura in Europa e incontri e presentazioni di progetti nazionali dedicati alle nuove drammaturgie. Niente paura, annunciano dalla direzione del festival, non tutto è perduto perché tra luglio e agosto, se le condizioni lo permetteranno, si programmerà una seconda parte del festival con appuntamenti dal vivo e Ravenna tornerà ad essere capitale del teatro di figura.

Intanto, però, largo alla prima parte, che per l’occasione si sposta sul web, tra ZOOM, Facebook e Youtube. Dal 21 al 26 maggio marionette, pupi, burattini, pupazzi e teatro d’oggetti saranno protagonisti di una sei giorni piena di appuntamenti inediti che vanno dai pochi minuti a un’ora, pensati ad hoc dagli autori. “Immaginazione, idee e voglia di continuare a fare cultura, di dialogare con il pubblico, con i colleghi, con gli studiosi, con i giornalisti non sono andati in lockdown – spiegano Roberta Colombo, Mauro e Andrea Monticelli del Teatro del Drago – e cosi, giorno dopo giorno, è nata quest’idea che ora vi consegniamo come si consegna un dono, molto artigianale, fatto con le nostre mani, pensato per chi ama il mondo del Teatro di Figura. Lo doniamo sperando che sia di gradimento, perché noi che facciamo teatro, noi che costruiamo i nostri spettacoli partendo dal legno, dalla garza, dalla cartapesta, noi che siamo abituati a mettere le mani nella materia, ora abbiamo provato a portare questa “manipolazione e animazione” nel mondo del web e dei social. Non sappiamo se ci siamo riusciti ma vi possiamo assicurare che abbiamo lasciato che fosse l’immaginazione e la creatività degli artisti e di tutti noi a tessere questo tessuto multicolore, così come colorati sono i fili che potrete seguire giorno dopo giorno, rubrica dopo rubrica”.

Una rubrica dopo l’altra, dunque, sotto titoli curiosi e affascinanti come Incursioni, segreti, cartoline dal mondo, incontri ravvicinati, la bottega dei burattini, Non sono un soprammobile e Quasi in scena, sfileranno circa dieci appuntamenti al giorno, per un totale di cinquantotto tra spettacoli, incontri, laboratori per i piccoli, workshop per gli adulti, visite guidate, e altre forme d’incontro e racconto che vedono protagonisti maestri ed esperti del teatro di figura provenienti da tutto il mondo tra cui i brasiliani Mamulengo Presepada, l’Israeliana Yael Rasooly, l’ungherese Mikropodium, i greci Antamapantahou, la danese Sophie Krog, lo spagnolo David Faraco, la montenegrina Jovana Malinaric, l’italo-francese Marzia Gambardella, l’italo-spagnolo Corrado Masacci e moltissimi italiani: Giuseppina e Maria Letizia Volpicelli, Salvatore Gatto, Teatro Gioco Vita, Compagnia Il Melarancio, Giorgio Gabrielli, Bitols, Riserva Canini, Lidelab, Coppelia Teatro, Drammatico Vegetale, I burattini di Mattia, le Guarratelle di Enrico Francone, Teatro dei Colori, Teatro Invito, Cicogne Teatro, Mariasole Brusa, Ilaria Comisso, Progetto g.g., Elisa Siriani, Paola Serafini, Elisabetta Della Casa e Stefano Giunchi.

Salvo anche il Convegno sui musei di Teatro di Figura in Europa a cura di Roberta Colombo e Alfonso Cipolla, che si terrà il 25 maggio dalle 10 alle 13 e verrà trasmesso in differita dalle 14 alle 17. Per iscriversi basta inviare una mail a festival@teatrodeldrago.it

Il Festival si volge in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna, l’APT, la Regione Emilia Romagna e il Mibact.