Bajazet di Frank Castorf online su ERTonAIR

Domenica 3 maggio alle ore 16.00

30 aprile 2020

L’avremmo dovuuto vedere al Festival Vie in prima nazionale, al Teatro Storchi il 1° marzo. Bajazet, nuovo lavoro del regista tedesco Frank Castorf, un maestro del teatro contemporaneo, che qui per la prima volta mette in scena un’opera di Racine, un autore con cui in pochi, tra gli artisti non francofoni, si sono misurati prima d’ora. E invece, in tempi di teatri chiusi, avremo comunque occasione di vedere questo importante lavoro domenica 3 maggio alle ore 16.00 su ErtOnair, sezione del sito  di Emilia Romagna Teatro Fondazione dedicata a questi tempi di lockdown.

Grazie alla collaborazione e al proficuo rapporto che lega Emilia Romagna Teatro Fondazione al Théâtre Vidy-Lausanne (tra i produttori dello spettacolo) e in attesa di poter riprogrammare Bajazet in uno dei suoi teatri, ERT  offre la possibilità di assistere online nella sua lingua originale, il francese, a questo ultimo lavoro, scritto tenendo conto de Il Teatro e la peste basato su Jean Racine e Antonin Artaud,  con un cast di attori straordinari fra cui Jeanne Balibar (durata 3 ore e 30’).

In Racine, Castorf riconosce le fondamenta del suo teatro: la convinzione che la purezza non esista e che la tragedia dell’esistenza nasca dalla collisione tra passioni intime e potenza, tra desiderio e immanenza. Ma entrambi condividono la fiducia nella forza della parola, saldo fondamento teatrale, che gli eroi e le eroine di Racine utilizzano per scardinare la struttura sociale che ostacola al soddisfacimento dei propri desideri, sessuali e di libertà. Un’incessante e radicale parola capace di colpire. Castorf fa dialogare Racine con Artaud, poeta dalla vita sregolata, che fa delle parole il mezzo per distaccarsi da tutto ciò che la sua nascita, il suo corpo e il contesto sociale gli impongono. Così in questo nuovo spettacolo, partendo dalla cornice del serraglio del Sultano di Costantinopoli in Bajazet, Castorf avvicina due dei maggiori poeti francesi in un lavoro sapiente capace di risvegliare i nostri demoni.

Star del teatro internax direttore artistico della Volksbühne di Berlino, nel mondo teatrale tedesco per oltre quarant’anni, Castorf si è posto come figura provocatoria: lavora partendo dai più grandi autori, fra cui Euripide, Jean-Paul Sartre, Fëdor Dostoevskij, Molière, Honoré de Balzac, Goethe, per poi realizzare spettacoli sovversivi, capaci di suscitare forti reazioni sia nel pubblico che nella critica. La sua libertà nella sperimentazione pionieristica del video, del suono e della parola, il radicalismo con cui rifiuta qualsiasi forma di mitizzazione e mistificazione, il modo con cui dirige i propri attori in un limbo tra grottesco e intensità violenta e infine la sua profonda conoscenza della storia del teatro e dei classici, con i quali le sue opere condividono l’analisi cruda della realtà sociale contemporanea, rendono Castorf maestro del teatro internazionale da oltre vent’anni e un punto di riferimento per generazioni di artisti e spettatori.