“Cento voci per restare umani” anticipano la primavera

Si sono riaperte le porte della Casa delle Storie di Reggio Emilia

25 febbraio 2019

Si sono riaperte le porte della neonata Casa delle Storie di Reggio Emilia, luogo “per l’arte, l’inclusione e l’immaginazione” a cura del Teatro dell’Orsa. Al nastro di partenza un denso programma di attività primaverili: in arrivo incontri, spettacoli, film, presentazioni di libri, laboratori teatrali e altre arti per adulti e bambini. Il primo appuntamento, sabato 23 febbraio, è stato un ritorno, il ripetersi di un rito festoso, coinvolgente e aperto a tutti, che proseguirà fino a maggio “per riconoscere i fili d’oro delle storie custoditi dalle persone”, come precisano i direttori artistici del Teatro dell’Orsa, Monica Morini e Bernardino Bonzani. Con l’eloquente titolo “100 voci per salvare bellezza e restare umani” la serata ha offerto tre minuti di microfono aperto a chiunque desiderasse candidarsi e offrire una parola di senso da salvare.

“La Casa delle Storie intanto comincia a mettersi in ascolto dei testimoni del nostro tempo – raccontano Morini e Bonzani – il 1 marzo con Donato Ungaro e Paolo Bonacini per raccontare cosa sta dietro la parola mafia nel nostro territorio; il 21 marzo Gabriele Vacis, maestro del teatro di narrazione che ora dirige l’Istituto di pratiche teatrali per la cura della persona a Torino, ci porterà Colloqui d’amore, uno spaccato delle Supplici fino ai migranti.” In aprile è in programma anche un incontro “sulle tracce di Don Milani e Jack London”: è un appuntamento con Luigi D’Elia che porterà nel reggiano il suo Zanna Bianca/della natura selvaggia (il 16 aprile a L’Altro Teatro di Cadelbosco e il 17 aprile al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia). La programmazione primaverile si chiuderà il 10 maggio con il regista Alessandro Scillitani, che presenterà il recente docufilm “Alla Ricerca di Europa” realizzato assieme al giornalista e scrittore Paolo Rumiz.

Spazio anche ai libri. Alla “Preghiera alla poesia”, ovvero a Sonia Maria Luce Possentini, illustratrice contemporanea di grande spessore, e al suo ultimo lavoro dedicato ad Antonia Pozzi, poetessa potente vissuta nella prima metà del Novecento e stroncata da un suicidio a soli ventisei anni. Poi a Monica Morini ed Eva Sanchez Lopez, alla loro pubblicazione “Qui ci sono le altalene” creata in collaborazione con la neonatologia dell’Ospedale di Reggio Emilia e dedicata ai bambini prematuri e al mistero della voce e della parola che non può guarire ma cura. Inoltre, durante Reggionarra – un magico week end (dal 17 al 19 maggio) che vede attori e narratori professionisti a braccetto con i genitori “raccontastorie” per trasformare insieme la città in spazi narrativi dedicati all’ascolto – la Casa delle Storie sarà sede del Bando Giovani Narratori, accogliendo artisti in formazione provenienti da tutta Italia.

“Ad aprile festeggeremo i quindici anni dello spettacolo Cuori di terra. Memoria dei sette fratelli Cervi, in un collegamento con la storia resistente del nostro territorio – spiegano ancora Monica Morini e Bernardino Bonzani – Iniziamo, un passo davanti all’altro insieme, in un fare aperto e per tutti, compresi i laboratori di arte, teatro, visione e storie che con marzo prenderanno il via.” Interrogare dunque il passato per tenere gli occhi aperti sul presente e sulla qualità delle relazioni umane: così questa illustrazione del programma della Casa delle Storie diventa anche una dichiarazione di poetica e di visione di vita del Teatro dell’Orsa e conferma le motivazioni della giuria del Premio Scenario per Ustica vinto con “Cuori di terra”. Il prestigioso riconoscimento fu assegnato “per la lettura non agiografica della storia dei fratelli Cervi, riletta nella complessità di una vicenda che connette impegno politico e battaglie quotidiane per l’emancipazione della persona e il progresso nelle relazioni umane, nel lavoro e nella società”.

 

La Casa delle Storie, progetto artistico, culturale e sociale del Teatro dell’Orsa, è sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Fondazione Manodori.