Tra Città e Appennino a caccia d’oro con Trasparenze Festival

Dal 31 luglio al 9 agosto a Gombola e Modena l’ottava edizione

20 luglio 2020

Durerà dieci giorni, dal 31 luglio al 9 agosto, con spettacoli, concerti e azioni urbane tra Modena città, dov’è nato, e il borgo di Gombola, dove si inaugura il progetto di residenza artistico alla Podesteria, l’ottava edizione del Festival Trasparenze organizzato dal Teatro dei Venti e diretto da Stefano Tè. Causa restrizioni anti Covid-19, la rassegna ha dovuto reinventarsi e dovrà rinunciare per quest’anno a proporre spettacoli in carcere, ma del rapporto con gli Istituti di Modena e Castelfranco Emilia dove la compagnia ha continuato a lavorare a distanza rimane comunque testimonianza concreta nella presentazione (il 6 agosto al Super Cinema Estivo di Modena) di Odissea Web, un film realizzato durante le prove da remoto con i detenuti-attori in vista del debutto giocoforza spostato al 2021.

In attesa di scoprire gli appuntamenti del Progetto Cantieri, cuore della sezione modenese del programma (dal 3 al 6 agosto nell’ambito dell’Estate Modenese) nato da una chiamata agli artisti lanciata per riallacciare i legami con la comunità, “per agire come oro tra le crepe” recita il sottotitolo –, sono già noti i dettagli del ricco cartellone di Gombola. Intanto la neonata collaborazione col Festival Mundus di Ater Fondazione proprio in Appennino porta quattro begli appuntamenti, ovvero un concerto il 31 luglio con Ginevra Di Marco e Francesco Magnelli che ripercorrono la loro carriera, un omaggio a Fellini con le musiche di Nino Rota de La Toscanini NEXT in scena il 1 agosto, e poi Peppe Servillo che il 7 agosto accompagnato al piano da Natalio Mangalavite interpreta brani tratti da un romanzo di Maurizio De Giovanni e l’8 agosto Iaia Forte e Javier Girotto con l’anteprima assoluta del loro Interno familiare tratto da Il mare non bagna Napoli di Anna Maria Ortese.

I padroni di casa sono protagonisti invece di diversi momenti. Insieme a Vittorio Continelli il Teatro dei Venti ci porta infatti nel bosco con due studi sul Mito per 20 spettatori: si parte l’1 e 2 agosto con Uomini e dèi – primo studio: Artemide e Atteone, mentre il 7 e 9 agosto è in programma Uomini e dèi – secondo studio: Erigone e Dioniso. L’8 agosto va in scena invece Pentesilea diretto da Stefano Tè, mentre il 31 luglio è in programma la proiezione del film di Raffaele Manco che racconta la nascita dello spettacolo Moby Dick, seguita da una lettura scenica in forma di concerto tratta da Calvino di Massimo Don, con Claudio Cadei e Pippi Dimonte

Nei due weekend di programmazione nel borgo (il 31 luglio e 1,2 agosto e 7,8,9 agosto) il festival presenta poi molti altri appuntamenti. Tra escursioni guidate, appuntamenti di Yoga, shiatsu e meditazione e altre attività all’Asineria di Gombola le giornate del festival saranno piene a cominciare dal mattino ma spettacoli, incontri e concerti restano al centro del cartellone. Il 1° si comincia con la presentazione delle Miniature Campianesi (Oblomov edizioni) di Ermanna Montanari e si prosegue con due appuntamenti di danza: una performance del Collettivo Cinetico di Francesca Pennini  e Aterballetto con The Other Side, una proiezione di videodanza e un incontro con gli artisti. Ancora per la danza, il 2 agosto arriva la compagnia Sanpapié diretta da Lara Guidetti con A[1]BIT in cui un piccolo gruppo di spettatori segue i danzatori nel disegno che si adatta agli spazi del borgo. Sempre il 2 spazio alla musica popolare con un concerto di Fluxus dedicato a De André. La musica torna il 7 agosto con O Thiasos TeatroNatura che presenta Canti del Vivo. Serenate, lamenti e altri canti dell’anima con Camilla Dell’Agnola e Valentina Turrini. L’8 agosto tocca invece al cantautore Cranchi conquistare la scena con la sua band e un repertorio di canzoni d’autore che sanno di pianura e di fiume. Il 9 agosto il concerto di chiusura è affidato alle musiche balcaniche e del mediterraneo di Zambra Mora, ma lo stesso giorno l’appuntamento è anche col teatro di Andrea Cosentino che porta in scena il suo Kotekino Riff, una clownerie gioiosa e nichilista che mette in crisi il ruolo di attore e spettatore.

Trasparenze è un progetto di Teatro dei Venti e ATER -Circuito Regionale Multidisciplinare, con il contributo del Comune di Modena e della Fondazione di Modena, con il patrocinio del Comune di Polinago.