Corpi in viaggio

Cinque appuntamenti di danza al Ravenna Festival

06 giugno 2019

Dall’alto mare aperto che segna l’immaginario dell’intera edizione, con i suoi cinque appuntamenti dedicati alla danza, Ravenna Festival approda anche sulla luna e tra le stelle. Si parte l’8 giugno, quando al Pala de André arriverà in prima assoluta Shine! Pink Floyd Moon, un viaggio sulla luna appunto, nell’anno in cui ricorre il 50° anniversario dal primo allunaggio, con il mitico Micha van Hoecke. Ispirato dai suoni psichedelici della leggendaria band, a partire dalla canzone Shine on You Crazy Diamond, il coreografo russo-belga fa un percorso a ritroso nei suoi anni giovanili fatti di rock e danza, per affrescare ombre poetiche che parlano di sogni e speranze, scortato dalla musica dal vivo del gruppo italiano Pink Floyd Legend e con i solisti e il corpo di ballo Daniele Cipriani Entertainment.

Il sentiero della Martha Graham Dance Company conduce invece nel labirinto del Minotauro, ma il mitologico Errand into the Maze, che rivive in un allestimento nuovo, è solo una delle cinque coreografie che la compagnia americana (che ha tenuto a battesimo molti dei protagonisti della danza del XX e XXI secolo) presenta al Pala de André il 17 giugno. Accanto al lavoro che segue le tracce del mito greco di Arianna, anche l’iconico assolo Lamentation re-interpretato in variazioni con omaggi personali da parte di autori contemporanei, Deo, coreografato da Maxine Doyle e Bobbi Jene Smith riprendendo il mito di Demetra e Persefone, Ekstasis della Graham re-immaginato da Virginie Mécène e Diversion of Angels, lavoro con cui Martha ha raccontato le emozioni e le sfumature dell’amore.

Tra le star e i gruppi internazionali arriva a Ravenna anche il magnifico Hamburg Ballett, che ha scelto il festival come tappa italiana in esclusiva, per una doppia data che presenterà tre coreografie mai viste prima in Italia offrendo anche l’occasione di celebrare gli ottant’anni di John Neumeier, direttore artistico e nume tutelare della compagnia tedesca da quarantacinque anni, considerato il “romanziere della danza”, forse l’ultimo autore poetico e romantico, lontano dalle destrutturazioni del postmoderno. Il trittico presentato il 5 e 6 luglio al Teatro Alighieri, – Beethoven Fragments, At Midnight, Birthday Dances – è una dedica rispettivamente a Beethoven, Gustav Mahler e Leonard Bernstein.

A proposito di maestri e di fonti d’ispirazione, è Miles Davis, un’altra leggenda della musica, a guidare il ravennate Gruppo Nanou in una nuova creazione che ha appena debuttato a New York. Con We want miles, in a silent way, in scena il 26 giugno sempre all’Alighieri in prima nazionale, il gruppo si avvicina per gradi al lavoro dell’artista, per scoprire per assonanza nuovi mondi di danza possibili, in un gioco di danzatori tra corpo, spazio, tempo e relazione. L’ultima tappa della traiettoria della danza conduce il pubblico proprio sulle stelle, con il gala Les étoiles a cura di Daniele Cipriani, per il quale il 16 luglio al Pala de André si esibiranno alcuni tra i migliori ballerini della scena contemporanea internazionale, ovvero Jacopo Tissi del Teatro Bolshoi di Mosca, Bakhtiyar Adamzhan del Teatro dell’Opera di Astana, Tatiana Melnik dell’Hungarian State Opera, Dorothée Gilbert dell’Opéra di Parigi, Sergio Bernal Alonso del Ballet Nacional de España: artisti dalla tecnica eccezionale che si misureranno con i brani più amati del repertorio classico da Don Chisciott a Le Corsaire, intervallati da brani moderni e contemporanei e da meravigliose note di flamenco.