Culture in crescita. Due nuovi report dell’Osservatorio

Tutti i dati sui finanziamenti alla cultura e sull’occupazione

20 gennaio 2020

In Emilia-Romagna i numeri della cultura parlano di crescita. Sono appena stati pubblicati due nuovi report dell’Osservatorio dello Spettacolo che esaminano i Finanziamenti alle attività di spettacolo del 2019 e i Dati occupazionali del 2018 relativi al settore. In entrambi i monitoraggi, che potete consultare per intero, si rileva una tendenza nettamente positiva.

Sul fronte dello spettacolo dal vivo, infatti, il finanziamento complessivo assegnato nel 2019 dalla Regione Emilia-Romagna al settore è pari a 24.568.310 Euro, in aumento del 12% rispetto all’anno precedente e per un totale di 382 istanze accolte. Nello specifico, grazie a un aumento delle risorse per la Legge 13, la principale forza a sostegno del settore sfiora i 12 milioni di euro. Il trend positivo interessa anche gli enti partecipati, il cui finanziamento risulta pari a 8.300.000 euro, come pure il contributo proveniente dalle altre leggi di riferimento, che si attesta a 2.750.301 euro, sempre in crescita rispetto al 2018.

I contributi maggiori sono assegnati a Bologna, Parma e Modena, un posizionamento confermato anche a livello ministeriale. La musica è il genere a cui sono destinate più risorse: in testa vi sono Bologna e Parma, sedi, rispettivamente, di una Fondazione Lirico-sinfonica (Fondazione Teatro Comunale) e di un’Istituzione Concertistico-Orchestrale (Fondazione Arturo Toscanini). Modena, che annovera la presenza di un Teatro nazionale (ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione) e di un circuito regionale multidisciplinare (ATER Fondazione), risulta capofila nel finanziamento ricevuto per la prosa e per il settore interdisciplinare; nella danza spicca invece Reggio Emilia, sede della Fondazione Nazionale della Danza, riconosciuta quale Centro di produzione.

Tramite la Legge 20, intanto, la Regione ha assegnato un contributo pari a 5.482.893 euro a favore del settore cinematografico e audiovisivo, in crescita del 14% rispetto all’anno precedente, e in base ad altre leggi di riferimento sono state stanziate risorse per ulteriori 58.000 euro. In testa Bologna, che con 54 istanze accolte nel solo 2019, ha ricevuto un finanziamento pari a poco più della metà del totale regionale.

Da evidenziare, infine, anche l’impatto dei contributi assegnati ai soggetti dell’Emilia-Romagna da parte del MIBACT attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo. Nel 2019 il finanziamento complessivo ammonta a 30.568.822 euro, in crescita di quasi due punti percentuali rispetto all’anno precedente.

I dati sull’occupazione analizzati nel secondo rapporto dell’Osservatorio riguardano invece il 2018, ma l’analisi è arricchita da un confronto con il triennio precedente. Ancora una volta si registra un trend positivo: i lavoratori che hanno operato in regione e hanno versato i contributi previdenziali all’INPS nel 2018 sono complessivamente 10.842, in crescita rispetto agli anni precedenti (+5,2% sul dato 2017 e addirittura + 13,1% rispetto al 2015).

Oltre il 63% dei lavoratori occupati è costituito da figure artistiche: sono infatti 6.828 gli artisti, a fronte di 2. 815 tecnici e addetti ai servizi e 1.199 amministrativi. A prevalere sono coloro che operano nelle rappresentazioni artistiche (il 56% del totale) e nelle attività di intrattenimento (il 27%), ma sta crescendo il settore della produzione e distribuzione di cinema, audiovisivi e registrazioni sonore, su cui la Regione Emilia-Romagna dal 2015 ha fatto investimenti rilevanti. Quanto alla qualità dell’occupazione, il report registra che chi opera nel settore dello spettacolo è per lo più assunto a tempo determinato (il 58%). Il personale con contratto a tempo indeterminato si ferma al 25%, mentre la quota restante è composta da lavoratori stagionali, ed è quella che presenta l’incremento maggiore, ovvero il 20,2% in più rispetto all’anno precedente.