Il Festival Strings Lucerne e Alban Gerhardt riaprono la Stagione dei Concerti di Musica Insieme

Il 15 ottobre all’Auditorium Manzoni di Bologna

12 ottobre 2018

Il 15 ottobre alle 20.30 all’Auditorium Manzoni si alza il sipario sulla Stagione dei Concerti 2018/2019 organizzata da Musica Insieme. L’appuntamento inaugurale è quello delle grandi occasioni. In scena, infatti, accanto al Festival Strings Lucerne, tra i più illustri gruppi da camera d’Europa fondato ormai oltre sessant’anni fa, con all’attivo l’esecuzione in prima assoluta di oltre cento opere, e oggi diretto dal violinista Daniel Dodds, ci sarà il violoncello solista del tedesco Alban Gerhardt, al suo debutto nel cartellone di Musica Insieme.

Presenza scenica irresistibile e insaziabile curiosità artistica, ma soprattutto la capacità di dare nuova luce a spartiti familiari e il desiderio di indagare repertori nuovi di secoli passati e presenti, hanno fatto del violoncellista uno degli artisti più ricercati e premiati, con una lunga lista di collaborazioni orchestrali di massimo livello, circa 250, tra cui quelle con Concertgebouw Amsterdam, London Philharmonic, Leipzig, Philadelphia e Chicago Symphony Orchestra; ma l’artista è anche noto e apprezzato per l’estro con cui porta la musica fuori dalle sale da concerto, attraverso progetti di sensibilizzazione, sessioni pionieristiche negli spazi pubblici e nelle istituzioni giovani, e iniziative speciali come quella che lo ha visto esibirsi dal vivo sulle rotte pendolari in Germania.

Insieme al Festival Stings Lucerne, il cui nucleo è attualmente costituito da diciassette archi solisti e un clavicembalista, e guidati dal direttore dell’orchestra Daniel Dodds, virtuoso lui pure, che già nel 2001 fu invitato da Rudolf Baumgartner (uno dei fondatori della compagine svizzera) come primo violino, proporranno un repertorio, introdotto per l’occasione da Maria Chiara Mazzi, che va dalla Novelletter di Niel Wilhelm Gade alla Sinfonia per archi di Felix Mendelssohn, passando per le Variazioni su un tema rococò di Pëtr Il’ič Čajkovskij e la rara Elegia per violoncello e archi di Enrico Mainardi.

“Le Variazioni su un tema rococò sono fra i primi “concerti” che io abbia mai eseguito in pubblico – commenta lo stesso Alban Gerhardt – Era l’ottobre del 1991, e le Rococò hanno segnato anche il mio debutto con l’orchestra dei Berliner Philharmoniker, con cui sono cresciuto, l’unica orchestra che io abbia ascoltato prima di lasciare Berlino a 19 anni. Questo brano di Čajkovskij mi è molto caro: è musica bella, sentimentale e malinconica, e pur concludendosi con dei ‘fuochi d’artificio’ rimane comunque molto intima. Abbiamo aggiunto l’Elegia di Enrico Mainardi al programma come omaggio a questo grande violoncellista italiano”.