Festival Verdi 2019: un cantiere in movimento

A Parma e a Busseto, dal 26 settembre al 20 ottobre

13 febbraio 2019

I due Foscari, Aida, Luisa Miller e Nabucco: queste le opere verdiane fulcro della XIX edizione del Festival Verdi, in programma dal 26 settembre al 20 ottobre al Teatro Regio di Parma, al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto e da quest’anno, per la prima volta in assoluto, in una monumentale chiesa situata nel cuore della città: San Francesco del Prato. Costruzione di origine duecentesca, ora in corso di restauro, la chiesa è un vero e proprio cantiere; e questa fase di lavori, prima della riapertura come luogo di culto, viene utilizzata per riscoprirne il fascino facendone, assieme alle vicine Casa della Musica e Casa del Suono, un nuovo polo musicale della città e teatro della nuova produzione di Luisa Miller.

Ma il festival stesso intende essere un metaforico cantiere, aperto a un triennio ricco di scommesse e cambiamenti, come precisa la direttrice generale del Teatro Regio e direttrice artistica del festival Anna Maria Meo: “Il Festival Verdi 2019 mi piace pensarlo come l’avvio di un nuovo percorso che parte quest’anno, avrà il suo fulcro nel 2020, anno specialissimo di Parma Capitale Italiana per la Cultura, e si compirà nel 2021, con un grande progetto interdisciplinare che vedrà confrontarsi i tanti e diversi linguaggi della scena.”

L’edizione 2019 parte  forte di due importanti riconoscimenti: Miglior Festival agli International Opera Awards, dove ha superato Salisburgo e Bayreuth, e il Premio Speciale della Critica Musicale Italiana “Franco Abbiati” (per “Stiffelio”). Con la direzione musicale di Roberto Abbado, il contributo del Comitato Scientifico guidato da Francesco Izzo, la collaborazione di Fondazione Arturo Toscanini, Fondazione Teatro Comunale di Bologna, Società dei Concerti di Parma, Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, Diocesi di Parma e Barezzi Festival, i 25 giorni del cartellone propongono i quattro titoli per quattro debutti, con tre nuovi allestimenti in tre luoghi diversi, quattro orchestre, due cori, tre commissioni in prima assoluta. Opere, concerti, recital, incontri, 22 eventi per 66 appuntamenti. E poi oltre cento spettacoli a ingresso libero di Verdi Off, la rassegna giunta alla IV edizione, realizzata con il Comune di Parma e con l’Associazione Parma, io ci sto!, che a partire dal 21 settembre porta il festival nelle strade, nelle piazze, nelle case, negli istituti carcerari e all’ospedale dei bambini, con l’intento di creare un clima di festa e celebrare Giuseppe Verdi nelle sue terre, Parma e Busseto.

L’apertura del Festival sarà, come sempre, al Teatro Regio; l’opera inaugurale, al debutto il 26 settembre, è I due Foscari, affidata alla creatività di Leo Muscato per la regia e di Paolo Arrivabeni per la direzione musicale. Il 29 settembre si torna al Teatro Regio per Nabucco, nell’allestimento innovativo e anticonvenzionale di Ricci/Forte, coppia pluripremiata del teatro di ricerca (vincitrice nel 2018 del Premio Abbiati). Per la parte musicale Ricci e Forte sono affiancati da Francesco Ivan Ciampa. Le repliche de “I due Foscari” sono previste per il 6, 11 e 17 ottobre; quelle di “Nabucco” per il 3, 13 e 20 ottobre. In buca e in scena, per entrambe le opere, la Filarmonica Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani.

Sul piccolo palcoscenico del Teatro Verdi andrà in scena uno dei titoli più grandiosi del repertorio verdiano, Aida, nello storico allestimento firmato nel 2001 da Franco Zeffirelli e oggi ripreso da Stefano Trespidi. Questa “Aida da camera”, come fu definita quasi vent’anni fa, va in scena il 27 e 30 settembre, e poi di nuovo il 4, 6, 9, 10, 13, 16, 18 e 20 ottobre, avvalendosi dell’Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna diretti da Michelangelo Mazza. Sul palco i giovani interpreti del Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto e dell’Accademia Verdiana.

Luisa Miller, nuova produzione in scena nella Chiesa di San Francesco del Prato e affidata alla regia di Lev Dodin, uno dei più grandi maestri del teatro russo, direttore del Maly Theater di San Pietroburgo e vincitore nel 2001 dell’Europe Theatre Prize, e alla bacchetta di Roberto Abbado, alla guida dei complessi artistici del Teatro Comunale di Bologna. Il debutto è in programma il 28 settembre; le repliche il 5, 12 e 19 ottobre.

Tra tanti altri momenti imperdibili del ricco e articolato programma, ricordiamo il concerto sinfonico corale della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma diretti da Roberto Abbado (al Teatro Regio, il 4 ottobre); lo speciale recital che vedrà protagonista Mariella Devia (al Teatro Regio, il 9 ottobre); il consueto appuntamento con il Gala Verdiano, che quest’anno vanta la presenza di Leo Nucci e Irina Lungu (al Teatro Regio, il 10 ottobre) e i concerti-aperitivo nelle sontuose sale del Palazzo Ducale del Giardino (il 5, 6, 12, 13, 19 e 20 ottobre). Inoltre, come ogni anno, paralleli al festival, ci saranno gli eventi e le iniziative di Verdi Off, la rassegna che intende animare ogni angolo della città in un vortice di suggestioni e di proposte originali elaborate da Barbara Minghetti. L’inaugurazione della rassegna Verdi Off – che costituisce l’anteprima del Festival Verdi, con il titolo “Verdi Street Parade” – è in programma il 21 settembre all’Oltretorrente, l’antico quartiere popolare di Parma. Infine, contestualmente all’avvio della campagna abbonamenti, a disposizione del pubblico ci sarà il nuovo numero del “Festival Verdi Journal”, il magazine dedicato alle opere in scena e ricco di notizie, spunti e approfondimenti relativi ai quattro debutti autunnali.

Alla realizzazione del Festival Verdi hanno contributo, tra altri: Comune di Parma, Ministero per i beni e le attività culturali, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna, Parma 2020 Capitale Italiana della Cultura, Diocesi di Parma, Comitato per San Francesco del Prato, Comune di Busseto, Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto, Opera Europa. La promozione internazionale del festival è realizzata dal Teatro Regio di Parma in collaborazione con Enit, Istituti italiani di cultura, Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Emilia-Romagna APT Servizi, Assessorato al Turismo e Commercio del Comune di Parma, e prevede un roadshow con tappe in Spagna, Argentina, Perù, Brasile e Uruguay.