Festival Verdi, una grande impresa culturale

A Parma e a Busseto, dal 28 settembre al 22 ottobre

25 settembre 2017

Il Festival Verdi, a Parma e a Busseto dal 28 settembre al 22 ottobre, è dedicato quest’anno a una figura imponente del panorama musicale, Arturo Toscanini (nel 150° anniversario dalla nascita e 60° dalla morte) e presenta un programma ambizioso che coniuga progettualità artistica e managerialità, sostegno pubblico e risorse private, richiamo internazionale e coinvolgimento popolare, ricerca filologica e marketing territoriale, pellegrinaggio musicale e turismo enogastronomico, realizzando così una vera e propria impresa culturale.

Oltre 100 appuntamenti in 25 giorni, con quattro nuovi allestimenti in tre teatri diversi, quattro commissioni in prima assoluta, due orchestre e due cori e la partecipazione di oltre 170 tra artisti, attori, mimi, ballerini, maestri collaboratori e assistenti: sono risultati di un lavoro che mira a recuperare un ruolo di primo piano del Festival Verdi nel panorama internazionale e che ha già visto la sua adesione a Opera Europa, la rete che mette in collegamento 170 tra teatri d’opera e festival lirici professionali di ben 43 Paesi. Opera Europa ha accolto con favore il nuovo corso del Teatro Regio e ha scelto Parma per ospitare, durante il Festival Verdi, un meeting internazionale che riunisce i rappresentanti dei maggiori teatri d’opera e festival lirici europei; così in ottobre, al Teatro Regio, è in programma anche un ciclo di conferenze, seminari e convegni riassunti con il titolo “Opera pilgrimage” e dedicati ai temi legati alla programmazione di un festival dal punto di vista tecnico e artistico, con particolare riguardo al marketing territoriale e ai nuovi strumenti e modalità di comunicazione.

A inaugurare il Festival Verdi, giovedì 28 settembre al Teatro Regio di Parma, sarà la nuova edizione critica di“Jérusalem”, prima opera francese di Giuseppe Verdi (rappresentata all’Opéra di Parigi nel 1847), in cui il compositore attinse ad un suo lavoro precedente, “I lombardi alla prima crociata”, particolarmente adatto per una versione lirica grazie all’ampio quadro storico, ai temi religiosi, alle numerose opportunità per effetti visivi sfarzosi e scene corali di forte impatto scenico e drammatico. Il nuovo allestimento è stato ideato da Hugo De Ana, uno dei più noti registi del teatro musicale contemporaneo, che qui oltre la regia firma anche le scene e i costumi, con le coreografie di Leda Lojodice, le luci di Valerio Alfieri e le proiezioni di Sergio Metalli, mentre l’edizione critica porta la firma di Jürgen Selk. Diretta da Daniele Callegari, sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio preparato da Martino Faggiani, l’opera, che sarà eseguita a Parma in prima assoluta, vede sulla scena in veste di protagonisti Ramón Vargas (Gaston), Pablo Gálvez (Le comte de Toulouse), Michele Pertusi e Mirco Palazzi (Roger) e Annick Massis e Silvia Dalla Benetta (Hélène). Repliche l’8, il 12 e il 20 ottobre.

Venerdì 29 settembre, al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto andrà in scena “La traviata”, nell’edizione critica curata da Fabrizio Della Seta ed eseguita dai giovani interpreti del 55° Concorso internazionale Voci Verdiane “Città di Busseto”, tra cui Isabella Lee e Julia Muzichenko che si alternano nel ruolo della signora delle camelie Violetta Valéry, e Alessandro Viola e Fabian Lara nelle vesti di Alfredo Germont. A firmare il nuovo allestimento invece è il team creativo vincitore dell’European Opera-directing Prize (concorso internazionale organizzato da Camerata Nuova in collaborazione con Opera Europa), formato da Andrea Bernard (regista e scenografo), Elena Beccaro (costumista) e Alberto Beltrame (scenografo). A dirigere l’opera ci sarà Sebastiano Rolli, alla guida dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e del Coro preparato da Andrea Faidutti. L’allestimento è una coproduzione del Teatro Regio con il Teatro Comunale di Bologna e la Fondazione Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, in collaborazione con il Comune di Busseto. Le (nove) repliche dell’opera sono programmate dal 3 al 18 ottobre.

Graham Vick, regista inglese conosciuto sulla scena internazionale per i suoi allestimenti sperimentali, al Festival Verdi offre un’esperienza teatrale forte in cui il pubblico entra a far parte del dramma, assiste all’opera in piedi muovendosi liberamente all’interno dello spazio scenico – in questo caso del settecentesco Teatro Farnese di Parma – in modo da potersi creare un suo personale punto di vista sull’opera. Si tratta di “Stiffelio”, un operistico “studio di carattere che anticipa Otello”, per dirla con Vick, un tragitto di crescita umana, affettiva e psicologica senza precedenti per l’epoca verdiana. “Tutto in Stiffelio è inaspettato, – precisa il regista – la trama, l’ambientazione in una comunità religiosa protestante, il chiaro giudizio positivo sull’istituto del divorzio (nel 1850!), gli abiti contemporanei. E la rappresentazione senza pietà di ciò che è matrimonio: ieri come oggi. Matrimonio ‘vero’, cioè silenzi terribili, dialettica feroce, gelosia e possessività maschile.” Maestro concertatore e direttore dell’opera è Guillermo Garcia Calvo, alla guida di Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna e del cast con protagonisti Luciano Ganci nel ruolo del pastore protestante Stiffelio e Maria Katzarava nel ruolo di sua moglie Lina, fedifraga confessa, mentre Mauro Tintifirma le scene e i costumi di questo nuovo allestimento, Giuseppe Di Iorio le luci e Ron Howell i movimenti coreografici. L’edizione critica è curata da Kathleen Kuzmick Hansell, l’opera è realizzata in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna e debutta sabato 30 settembre, con le repliche programmate per il 6, il 13 e il 21 ottobre.

“Falstaff”, l’ultimo capolavoro di Giuseppe Verdi, ispirato a “Le allegre comari di Windsor” di William Shakespeare, torna sul palcoscenico del Teatro Regio dopo oltre vent’anni nel nuovo allestimento di Jacopo Spirei (debutto il 1 ottobre, repliche il 5, il 15 e il 22 ottobre), mentre  un’inedita versione di Falstaff andrà in scena con “Tutto nel mondo è burla”, a cura del Teatro del Cerchio, che presenta il capolavoro di Shakespeare messo in musica da Verdi con il linguaggio della clownerie e del teatro. Lo spettacolo, con la regia di Mario Mascitelli e le musiche eseguite da Rocco Rosignoli, è una delle due commissioni del Festival Verdi, presentate in prima assoluta, pensate per appassionare all’opera i più piccoli, i bambini dai 3 ai 10 anni: infatti, in questa versione il cuore che Sir John vuole rubare alle due allegre comari è rigorosamente di cioccolato (il 6 e il 7 ottobre). L’altra commissione di questo accattivante “VerdiYoung” è  “La maledizione di Triboletto” che racconterà al pubblico delle scuole e delle famiglie la storia del giullare di corte protagonista dell’opera Rigoletto. Con la regia e la drammaturgia di Debora Virello, la drammaturgia musicale di Federica Falasconi e la consulenza pedagogica di Daniela Suman, questa versione fiabesca di Rigoletto sarà eseguita dal vivo dai cantanti del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma (il 20 e il 21 ottobre).

Una menzione particolare merita anche la sezione del festival in cui l’opera verdiana attraversa altri linguaggi e incontra la contemporaneità, “AroundVerdi”, con tre commissioni presentate in prima assoluta. Qui troviamo Lella Costa, che interpreta “Traviata, l’intelligenza del cuore”, una nuova edizione prodotta da Mismaonda con la regia di Gabriele Vacis e le musiche di Giuseppe Verdi, Franco Battiato, Marianne Faithfull e The Rolling Stones (l’11 ottobre al Teatro Farnese). Di AroundVerdi fa parte anche un’installazione site-specific di Lenz Fondazione ispirata ai “Quattro pezzi sacri” di Giuseppe Verdi. Con il titolo “Paradiso. Un pezzo sacro”, la performance animerà il Ponte Nord di Parma dal 12 al 22 ottobre. La drammaturgia e l’imagoturgia sono di Francesco Pititto, gli elementi plastici, i costumi e la regia di Maria Federica Maestri, la musica, l’installazione e l’esecuzione sonora di Andrea Azzali e di Associazione dei cori parmensi e Ensemble di Lenz Fondazione preparati da Gabriella Corsaro. Il progetto è realizzato con il sostegno di MiBACT, Comune di Parma, Regione Emilia-Romagna, DAISM-Ausl di Parma.

In scena anche il capolavoro verdiano di musica sacra “Messa da Requiem”, che sarà eseguita il 7 e il 19 ottobre al Teatro Regio dalla Filarmonica Arturo Toscanini e dal Coro del Teatro Regio di Parma diretti da Daniele Callegari; e ci sono tanti, tantissimi altri protagonisti di opere, concerti e iniziative che accompagneranno le rappresentazioni, come “Prima che si alzi il sipario”, il ciclo di incontri al Ridotto del Teatro Regio per presentare le opere in programma,“Première under 30”, ovvero le prove e anteprime dedicate al pubblico più giovane, o “Mezzogiorno in musica”, gli appuntamenti affidati a giovani talenti che animeranno i fine settimana del Festival.