IPERCORPO 2019_ LA PRATICA QUOTIDIANA

Prime tappe del Festival a Forlì il 19 e 30 aprile con Manfredini e Teatro Koreja

19 aprile 2019

L’edizione 2019 di Ipercorpo, a Forlì dal 30 maggio al 2 giugno, propone due interessanti anticipazioni del suo programma al Teatro Diego Fabbri di Forlì, in collaborazione con Accademia Perduta per la Stagione di Contemporaneo del teatro forlivese. In scena il 19 aprile Vocazione di Danio Manfredini: il viaggio di un artista di teatro nelle sue paure, desideri e consapevolezze legati alla pratica del suo mestiere. L’artista prende ispirazione da frammenti di opere teatrali dove protagonisti sono gli attori di teatro e da frammenti del suo stesso repertorio di autore. Paura del fallimento, della follia, desiderio di evasione, domande sulla propria motivazione, vocazione, paura di perdersi nelle dinamiche relazionali umane, guardare al momento del proprio tramonto e al momento dell’addio alla propria passione. Un lavoro in cui la forza scenica del tre volte Premio Ubu Danio Manfredini, affiancato in scena da Vincenzo del Prete, si apre ad un percorso di riflessione che verte sul tema dell’artista di teatro e sulla vita del teatro stesso.

Seconda tappa il 30 aprile, sempre al Diego Fabbri, con Frame di Alessandro Serra (con Francesco Cortese, Riccardo Lanzarone, Maria Rosaria Ponzetta, Emanuela Pisicchio, Giuseppe Semeraro), lavoro ispirato all’universo pittorico di Edward Hopper, alla sua capacità di imprimere sulla tela l’esperienza interiore. Ogni suo quadro coglie il frammento di un racconto fatto di quotidiano, situazioni, parole. Alessandro Serra ricrea in scena questa novella visiva, senza trama e senza finale, come direbbe Cechov, una porta semiaperta per un istante su una casa sconosciuta e subito richiusa. Tutto accade in un soffio, attraverso l’ordinario si presenta lo straordinario. Nel frammento ogni figura è sempre ai margini di una soglia: una finestra, la vetrina di un bar, un sipario socchiuso, una porta, il finestrino di un treno. Nessun evento sensazionale, solo un attimo in cui tutto cambia, senza clamore. Frame è un nuovo passo del percorso di Teatro Koreja, un progetto artistico che dai Cantieri Teatrali nati a Lecce più di trent’anni fa, è in continuo viaggio al servizio di nuovi sguardi e nuove direzioni.

Questa edizione, che avrà delle estensioni di programma fino a metà giugno,  propone anche a una sezione di esperienze estetiche in cui la comunità avrà la possibilità di dialogare con gli artisti. Da Generazione gLocale di Zona K, che coinvolge un gruppo di adolescenti di seconda generazione, a Kid’s Houses di Renzo Francabandera che invece dialoga con i bambini rendendoli protagonisti di un percorso installativo sul tema della casa, a Claudia Castellucci che apre le porte ad un processo creativo di lungo respiro, ai Muta Imago che condividono con gli spettatori un percorso laboratoriale sul territorio. Per arrivare a un  punto di raccordo tra queste riflessioni: Agrupation Señor Serrano con Birdie – in scena il 1 giugno nella Chiesa di san Giacomo alle 21 -uno spettacolo che rilegge il tema delle migrazioni ispirandosi al capolavoro di Hitchcock.