La Sagra Musicale Malatestiana riparte dai sogni di Stockhausen

Il 6 agosto a Rimini l’inaugurazione della 69esima edizione della rassegna

06 agosto 2018

Il 6 agosto alle 21.30, alla Sala Pamphili del Complesso degli Agostiniani di Rimini, si rialza il sipario sulla Sagra Musicale Malatestiana. Con I sogni di Stockhausen, progetto e dedicato a Karklheinz Stockhausen, genio musicale del Novecento, realizzato in collaborazione con i San Marino International Music Summer Courses, si inaugura la sessantanovesima edizione di una delle più longeve rassegne musicali italiane. Correva l’anno 1968 e mentre il mondo era scosso dalle proteste studentesche, nel totale isolamento, il compositore, che sognava di “trasformare l’intero mondo in musica”, elaborò Aus den sieben Tagen (Dai sette giorni), una sequenza di esercizi e meditazioni attraverso cui gli interpreti potessero raggiungere l’intuizione richiesta dall’autore. Le quindici composizioni del ciclo saranno eseguite in questa occasione, a cinquant’anni esatti dalla loro creazione, da un parterre di musicisti di prestigio della scena internazionale: il chitarrista Magnus Andersson, il trombonista John Kenny, il baritono Nicholas Isherwood, il violoncellista Rohan de Saram, il flautista Roberto Fabbriciani. Tierkreis (Zodiaco), invece, il secondo ciclo musicale in programma per la serata, immaginato da Stockhausen assegnando una diversa melodia a ciascuno dei dodici segni zodiacali, sarà presentato nella versione per voce e pianoforte affidata a Elisa Prosperi e Amadea Lässig, giovani interpreti vincitrici al New Music Project 2017 promosso dai San Marino International Summer Courses. Con il contributo dei due video-artisti Luca Brinchi e Daniele Spanò, le due interpreti saranno inserite in un dispositivo di immersione nello spazio, che evoca i quattro elementi, aria, acqua, terra e fuoco, in dodici quadri visivi, dodici atmosfere in un dialogo continuo tra la musica e lo spazio. Nel pomeriggio della stessa giornata inaugurale, alle 19, alla Libreria Riminese verrà presentato anteprima Il viandante musicale, volume di scritti postumi di Mario Bortolotto, appena pubblicato da Adelphi.

Anche in questa edizione ritorna il ciclo Metamorfosi Barocche che, ispirandosi alle figure mitologiche che hanno abitato la scena del teatro musicale dai suoi albori alla fine del Settecento, attinge ai personaggi più celebri evocati da Ovidio nelle sue Metamorfosi, da Orfeo e Arianna ad Andromeda.  Il ciclo si apre con un omaggio a Giulio Caccini, compositore che pose le basi per la nascita del melodramma, nel quattrocentesimo anniversario dalla morte: l’11 agosto a Castel Sismondo i solisti dell’Ensemble Ricercare Antico e la voce del tenore Riccardo Pisani attraversano due raccolte di inizio Seicento, pubblicate dall’autore delle musiche di un dramma per musica ispirato a Orfeo ed Euridice. Il 13 agosto all’Abbazia di Santa Maria Nuova di Scolca il soprano Arianna Lanci, accompagnata al clavicembalo da Chiara Cattani e da Verena Laxgang al violoncello barocco, ridarà vita al mito di Arianna e all’universo femminile della passione amorosa che rappresenta, spaziando tra le pagine di Claudio Monteverdi e di Alessandro Scarlatti. Al mito di Dafne, splendida ninfa che si fa trasformare in albero di alloro per sfuggire all’inseguimento amoroso del Dio Apollo, è dedicato invece il concerto, in scena il 31 agosto, nuovamente a Castel Sismondo, dell’ensemble Il Ruggiero di Emanuela Marcante e Daniele Tonini, che percorrerà testi e musiche di Monteverdi, Marco da Gagliano, Giovanni Bononcini, Attilio Ariosti, ricorrendo anche alle miniature di un prezioso codice manoscritto del poema conservato alla Biblioteca Gambalunga di Rimini. Al tema della metamorfosi si richiamano infine sia il recital dell’arpista Flora Papadopoulos, in scena il 18 agosto all’Oratorio di San Giovannino, con le composizioni di Bach, Biber, Tartini, Corelli e Marini originariamente concepite per il violino e qui trasposte per l’arpa, sia il concerto della Cappella Musicale di San Giacomo Maggiore, in programma il 5 settembre alla Chiesa del Suffragio di Savignano, con un programma dedicato all’immaginario musicale spagnolo secondo Andrea Falconieri.

Con la riapertura del Teatro Galli, su cui si è rialzato il sipario dopo ben settantacinque anni, anche la Sagra Malatestiana rinnova e arricchisce la sua proposta, immaginando per il palcoscenico del teatro ottocentesco un programma che intreccia i linguaggi della musica, del teatro e della danza. In omaggio al centocinquantesimo anniversario della scomparsa di Gioachino Rossini, il 21 e il 25 novembre, Michele Mariotti dirige Coro e Orchestra del Comunale di Bologna nello Stabat Mater con quattro solisti (il soprano Salome Jicia, il mezzosoprano Veronica Simeoni, il tenore Paolo Fanale, e il basso Mirco Palazzi) preceduto da sinfonia e brani strumentali del Guillaume Tell. Manlio Benzi dirige invece Coro e Orchestra del Teatro Regio di Torino in un grande Galà in scena il 30 novembre e il 1 dicembre, dedicato a Giuseppe Verdi e Richard Wagner, due compositori che hanno segnato la storia del Galli. Fu proprio Verdi, infatti, a inaugurare il teatro con una prima di Aroldo diretta personalmente dal maestro. Danza e musica si incontrano in una serata emozionante il 3 e 4 dicembre grazie a una coppia di teatro d’arte e nella vita composta dall’étoile del balletto Svetlana Zakharova e il virtuoso del violino Vadim Repin. In Pas de Deux for Toes and Fingers, i musicisti dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e le étoiles e i ballerini del Teatro Bol’šoj di Mosca e del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, faranno dialogare brani coreografici del repertorio classico e pagine musicali di Mendelssohn, Paganini, Ravel, Part e molti altri.

Il Teatro Galli si apre anche a I concerti della domenica, ciclo di appuntamenti dedicati alla musica da camera, con il doppio pianoforte delle sorelle Katia e Marielle Labèque, in scena il 18 novembre con un duplice omaggio, a Leonard Bernstein e Claude Debussy, con l’energia del violoncellista Giovanni Sollima che il 16 dicembre incontra gli archi del Quartetto della Scala per un’esecuzione del Quintetto di Franz Schubert, e un omaggio verdiano in programma il 22 dicembre che avrà per protagonista il baritono Luca Salsi assieme a due voci originarie di Rimini, il soprano Gladys Rossi e il mezzosoprano Anna Malavasi, insieme sul palco con il pianista Davide Cavalli. Il 10 novembre, con La Musica è pericolosa, Nicola Piovani evoca un percorso musicale in cui le visioni di De André e Fellini e dei tanti maestri del cinema si sono intrecciate con il suo lavoro.