L’Accademia di Muti svela i segreti di Macbeth

L’Italian Opera Academy, dal 21 luglio al 3 agosto al Teatro Alighieri di Ravenna

20 luglio 2018

Entrare nella bottega dell’artista è sempre un fatto affascinante. Se poi la bottega è quella di un maestro come Riccardo Muti che, alla maniera rinascimentale, guida i suoi allievi nell’allestimento di un capolavoro operistico, lo è ancora di più. Dal 21 luglio al 3 agosto il Teatro Alighieri di Ravenna apre le porte alla quarta edizione dell’Italian Opera Academy, l’accademia, unicum mondiale, in cui Muti condivide la propria esperienza con i giovani allievi, direttori d’orchestra e maestri collaboratori, tutti under 35, e con il pubblico in platea e nei palchi, con l’obiettivo dichiarato di portare avanti una crociata “a favore dell’integrità della partitura e contro la compiaciuta disattenzione con cui il melodramma è spesso presentato sui palcoscenici di tutto il mondo, a causa della mancata comprensione del rapporto tra musica e testo”. Fedeltà alla partitura, rispetto per le intenzioni dell’autore, e studio meticoloso sono, infatti, i principi che animano l’avamposto ravennate, scuola di alta formazione, ma anche eccezionale palcoscenico di promozione per un patrimonio universale.

Dopo “Falstaff”, “Traviata” e “Aida”, protagoniste delle precedenti edizioni, quest’anno l’opera al centro dell’originale laboratorio è un altro capolavoro verdiano, il Macbeth. Sul palcoscenico, insieme all’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini fondata da Muti nel 2005 e composta da musicisti under 30, i cantanti Serban Vasile e Vittoria Yeo (Macbeth e Lady Macbeth), Riccardo Zanellato (Banco), Giuseppe Distefano (Macduff), Riccardo Rados (Malcolm), Antonella Carpenito e Adriano Gramigni (dama e medico), con Antonio Greco a guidare il Coro Costanzo Porta, e gli allievi arrivati dalle più prestigiose scuole di musica di ogni angolo del mondo.

Analizzando parole e dinamiche del “Macbeth”, di scena in scena, di frase in frase, allievi e spettatori saranno coinvolti in un viaggio alla radice stessa del linguaggio musicale e ai fondamenti di un genere, per scoprire insieme le alchimie che decretano il successo di un’opera. Le fasi d’apertura al pubblico corrispondono a quelle di un laboratorio vero e proprio: si comincia con una presentazione al pianoforte il 21 luglio, e poi l’opera passa in orchestra e con i cantanti dal 22 al 30 luglio, per arrivare ai concerti finali dell’1 e 3 agosto, rispettivamente diretti da Muti stesso e dai suoi allievi. Per gli appuntamenti del 21 e 22 luglio, la Fondazione Raul Gardini, sponsor principale dell’edizione 2018, distribuisce duecento pass gratuiti. Saranno disponibili il 20 luglio a partire dalle 10, cento alla Biglietteria del Teatro Alighieri e altri cento sulla pagina Facebook del teatro.