#laculturanonsiferma. Mariangela Gualtieri legge Nove marzo duemilaventi

Il 9 aprile alle 20 su Emilia Romagna Creativa e Lepida TV

08 aprile 2020

A un mese esatto di distanza dalla pubblicazione su Doppiozero di Nove marzo duemilaventi, Mariangela Gualtieri di legge ad alta voce per il nostro cartellone #laculturanonsiferma il suo componimento diventato subito inno condiviso. Appena apparsa, infatti, la poesia era rimbalzata sul web macinando moltissime condivisioni, segno della necessità di riconoscersi nei suoi versi in un momento di enorme avvilimento e confusione.

La lettura, a cura di Ert Fondazione,  in onda il 9 aprile alle 20:00 su Lepida TV ed Emilia Romagna Creativa, rientra pienamente nella pratica consueta dell’artista, che non solo insegna includendo laboratori di scrittura e lettura di versi al microfono, ma ha sempre curato la consegna orale della propria poesia, attraverso letture di versi in Italia e in vari paesi del mondo.

Quello di Mariangela Gualtieri è d’altronde il primo nome che viene in mente quando si parla di teatro di poesia e di poesia a teatro. Non solo perché è una delle più grandi poetesse viventi e insieme drammaturga, fondatrice, con il regista Cesare Ronconi, del Teatro Valdoca di Cesena. Ma soprattutto perché negli anni la sua ricerca è andata sempre più a fondo nel solco della consegna orale della parola poetica e del sodalizio tra parola e musica dal vivo. I suoi reading pubblici sono veri e propri riti sonori in cui la poesia ad alta voce diventa invocazione amorevole verso una meraviglia sempre possibile, annidata nelle grandi come nelle piccole cose, come la meraviglia di un fiore in cima a una salita, di un animale nel bosco o di un tramonto improvviso sul mare.

Ed è quella stessa postura consapevole e vigile, ma insieme innamorata e fiduciosa, ad avere conquistato gli estimatori di quest’ultimo componimento. Nove marzo duemilaventi è infatti un inno a una terra potente che si difende e che è “pensante d’un pensiero che noi non conosciamo; è un monito d’allarme e di responsabilità, un invito a “rallentare la corsa”, a una consapevolezza rinnovata e a una quieta ma salda resistenza, profondamente umana. Sentirla pronunciare dalla sua viva voce sarà un modo per rinvigorire la speranza e l’attenzione, in un momento ancora molto difficile.