#laculturanonsiferma. Rotta verso il futuro col Teatro dell’Argine

In onda il 4 e 5 maggio un documentario e uno spettacolo

04 maggio 2020

Amore, lavoro, guerra, crisi, migrazione. Cosa succede se queste cinque parole, così abusate eppure ancora cariche di significato, finiscono in pasto a bambini e adolescenti? Cosa diventano a contatto con il loro immaginario e la loro energia? A dare la parola ai più piccoli, per invertire per una volta la prospettiva di chi insegna e di chi impara a guardare il mondo, ci ha pensato il Teatro dell’Argine con Futuri Maestri, un progetto del 2017 che ha coinvolto circa mille ragazzine e ragazzini dai 3 ai 18 anni e moltissime voci prestigiose invitate a contribuire a un viaggio verso l’utopia in cui a fare da guida sono proprio i più piccoli.

Futuri Maestri è diventato in effetti un vero e proprio manifesto del Teatro dell’Argine, la summa di un viaggio cominciato nel 1994 da un gruppetto di ragazze e ragazzi (poi divenuti adulti e colleghi) ostinati a portare il teatro fuori e dentro le scuole, a farlo detonare tra i più giovani. È il raccolto di vent’anni di semina passati a frequentare giovani e giovanissimi, come in un infinito apprendistato dell’utopia dove imparare che – scrive Nicola Bonazzi in un contributo pubblicato nel volume edito da Cue Press che contiene il testo dello spettacolo – “tutto può essere rimesso in gioco per arrivare ad approdi temporanei anch’essi da superare, in una corsa incessante verso l’irrealizzabile”.

Con decine di laboratori, una mostra, cinque eventi speciali e ben nove sere di spettacolo all’Arena del Sole, il progetto ha messo in moto le intere città di San Lazzaro di Savena, dove sono radicate le attività dell’Argine, e di Bologna, che ha spalancato le porte delle maggiori istituzioni culturali cittadine per lavorare tutti insieme a un’idea di futuro e di cambiamento. Quel viaggio straordinario durato molti mesi, e sugellato dalla Medaglia del Presidente della Repubblica, dalla vittoria del Premio Eolo Award 2018 e ANCT 2017 (ma il progetto era in finale anche agli Ubu e al Premio Rete Critica), è raccontato in un documentario realizzato da Moviementi che il 4 maggio trasmetteremo su Lepida TV ed Emilia Romagna Creativa nell’ambito del cartellone regionale #laculturanonsiferma.

Il documentario ripercorre le tappe principali di un percorso in cui migliaia di studentesse e studenti sono stati invitati a esprimersi sul mondo in cui vivono e su come vorrebbero cambiarlo, su cosa li indigna e cosa li attrae, cosa li spaventa e cosa li emoziona e per cosa sono disposti al sacrificio. Le immagini documentano alcuni degli snodi fondamentali: dagli incontri nelle scuole agli appuntamenti speciali con figure come Daniel Pennac, Roberto Saviano e Michela Murgia, fino all’approdo dello spettacolo finale (coordinato registicamente da Andrea Paolucci, Nicola Bonazzi, Vincenzo Picone, Mattia De Luca, Paolo Fronticelli, Giacomo Armaroli) sul palcoscenico dell’Arena del Sole dove il gioco di cori che si inseguono, di voci che si rincorrono, di coreografie che portano l’azione sui palchi e in platea, di parole nate dal lavoro che i drammaturghi professionisti del Teatro dell’Argine hanno fatto con i giovanissimi partecipanti nel corso di un anno di laboratorio teatrale, viene coronato ogni sera dalle parole di un maestro del presente attivo nei più diversi campi del sapere, tra i quali Loredana Lipperini, Yusra Mardini e Francesco Piccolo.

Ma non è tutto, perché questa settimana gli appassionati del Teatro dell’Argine potranno godersi sui nostri canali anche un altro lavoro della Compagnia, ovvero Ricordi? di Caterina Bartoletti, con Clio Abbate e Giovanni Dispenza, per la regia dello stesso Dispenza. In programma martedì 5 maggio, lo spettacolo (rivolto a pubblici di ogni età a partire dai 7 anni) è del 2018 e racconta la storia di Marta e del suo papà che ha perso la memoria, dei piccoli gesti affettuosi e della cura che Marta gli riserva. Dei piccoli gesti affettuosi e della cura che il papà le riservava da quando lei era piccola. Insomma, dei ricordi di una vita e dei legami che i ricordi sono capaci di creare, e dei legami ancora più forti che si creano quando i ricordi svaniscono. Attraverso il linguaggio del teatro-circo lo spettacolo prova ad affrontare il difficile tema della senilità e dell’Alzheimer. La fatica degli acrobati rende infatti evidente la fatica della relazione, ma allo stesso tempo dona leggerezza a un argomento che diventa così accessibile (con la necessaria delicatezza) anche ai bambini.

Accanto agli eventi programmati nel nostro cartellone ricordiamo anche le altre azioni messe in campo dall’Argine per restare in contatto con la propria comunità teatrale, radunata in questo momento su un gruppo Facebook aperto a tutti (Quelli dell’ITC). Tra le iniziative segnaliamo Racconti dal lettone, una raccolta di piccoli racconti della buonanotte letti dagli attori e dalle attrici del Teatro dell’Argine direttamente dal loro lettone, Fiabe dalla cucina – Il carretto delle storie home edition, ovvero tre favole, Hansel e Gretel, Cappuccetto rosso e Cenerentola raccontate dal tavolo della cucina, usando oggetti quotidiani, che si trovano in casa, per animare le storie e i suoi personaggi, Letture dal salotto, che prevede una lettura integrale di alcuni romanzi a più voci, con gli allievi e le allieve dell’ITC Studio e dell’ITC Lab, e infine Teatro dal divano, la pubblicazione su vimeo di spettacoli storici e non del Teatro dell’Argine come Ricordi?, Gli equilibristi e I cavalli alla finestra.