#laculturanonsiferma. Viaggio da Platone a Leopardi con ERT e Fondazione Collegio San Carlo

Cinque mise en espace per riflettere sull’uomo, il mondo, la storia

19 marzo 2020

Da Platone a Leopardi, da Tucidide a Cyrano de Bergerac: il teatro convoca autorevoli voci antiche e moderne per porsi domande fondamentali e senza tempo sull’uomo e sul suo rapporto con il mondo, con gli altri, con la storia. Dopo la maratona streaming dedicata alla lettura integrale della “Coscienza di Zeno” trasmessa sui canali social, ERT Fondazione risponde alla chiamata del progetto #laculturanonsiferma proponendo un percorso a cinque tappe che intreccia teatro e filosofia.

Per il cartellone, che sarà online su EmiliaRomagnaCreativa e Lepida Tv, tramettono – come primo contributo (altri creati ad hoc sono in costruzione proprio in questi giorni nella fucina del nostro Teatro Nazionale) – quindi cinque mise en espace nate negli anni scorsi dalla sinergia tra ERT e la Fondazione Collegio San Carlo di Modena: due fondazioni protagoniste della vita culturale modenese unite in uno sforzo produttivo ma soprattutto di sostanza che ha dato vita a vere e proprie ricerche interdisciplinari in cui ciascuno ha messo in campo i propri assi nella manica. Se la cura artistica è ERT, infatti, la selezione dei testi è invece opera di Carlo Altini, direttore scientifico del San Carlo.

Si parte il 19 marzo (ore 21:00) con la mise en espace curata dal direttore di ERT, Claudio Longhi, di brani tratti dalla Repubblica di Platone, in cui Nicola Bortolotti, Michele dell’Utri, Simone Francia, Lino Guanciale, Eugenio Papalia e Olimpia Greco (alla fisarmonica) ripropongono una riflessione antica sull’intreccio tra verità, giustizia e legge, e dunque una domanda cruciale dell’antichità: “È possibile costruire una città giusta a partire dalla trasformazione di una città esistente?” A distanza di venticinque secoli, infatti, ancora oggi Platone ci invita a riconoscere il carattere moderato, non radicale, delle richieste rivolte alla politica.

Si prosegue poi,  venerdì 20 marzo (ore 18:25), sempre con Platone, ovvero con il suo celeberrimo Simposio, gioco teatrale e filosofico ambientato attorno al banchetto di un poeta, che offre una occasione per una appassionata difesa del valore del dubbio, del potere erotico che dà spinta e forma a qualsiasi ricerca. La drammaturgia dei testi selezionati da Altini è in questo caso di Lino Guanciale, le voci in scena sono di Donatella Allegro, Nicola Bortolotti, Michele Dell’Utri, Simone Francia, Diana Manea, Eugenio Papalia e Simone Tangolo e le musiche a cura di Filippo Zattini.

Il terzo appuntamento, lunedì 23 marzo,  ci catapulta nella Guerra del Peloponneso, ovvero tra le straordinarie parole di Tucidide che ha imbastito un dialogo polifonico attorno all’assurdità delle guerre e al valore della memoria, messo qui in voce da Nicola Bortolotti, Simone Francia, Lino Guanciale, Eugenio Papalia, Simone Tangolo e Olimpia Greco (alla fisarmonica), per la cura di Claudio Longhi.

Le ultime due mise en espace ci riportano invece alla modernità. Con Savinien Cyrano de Bergerac si viaggia verso Stati e Imperi della luna attraverso un pellegrinaggio ironico che unisce aristotelismo e astronomia, mistica e biologia. La drammaturgia è di Matteo Salimbeni, le voci di Michele dell’Utri, Simone Francia, Diana Manea, Jacopo Trebbi e le immagini a cura di Riccardo Frati.

Una drammaturgia collettiva realizzata con gli attori e le attrici Michele Dell’Utri, Simone Francia, Diana Manea, Eugenio Papalia, Franca Penone e Simone Tangolo, con le musiche di Zattini e le immagini di Riccardo Frati, propone invece un viaggio al confine tra teatro e filosofia attraverso uno dei testi principe della letteratura filosofica italiana, ovvero le Operette morali di Giacomo Leopardi.

Le date di trasmissione di Guerra del Peloponneso, Stati e Imperi della luna e Operette morali di Giacomo Leopardi saranno presto online su spettacolo.emiliaromagnacreativa.