Musica e teatro per domandarci come stiamo. L’ottava edizione de Le Città Visibili sarà nel cuore di Rimini

Dal 28 agosto al 6 settembre al Complesso degli Agostiniani

25 agosto 2020

Dopo il giardino di Palazzo Lettimi e l’ex Macello di Via Dario Campana, i riflettori delle Città Visibili si accendono quest’anno al Complesso degli Agostiniani di Rimini. L’ottava edizione della rassegna estiva organizzata assieme al Circolo Milleluci con la collaborazione del Comune di Rimini e curata da Tamara Balducci si svolgerà infatti dal 28 agosto al 6 settembre tra il Teatro degli Atti, il Chiostro, Sala Pamphili e la Corte degli Agostiniani. Luoghi più noti e raggiungibili di quelli scelti nelle edizioni passate, dunque, proprio nel cuore della città, in uno spazio in cui è possibile rispettare appieno i protocolli anti-contagio. Dopo mesi di lockdown e in un momento post-pandemico in cui città e persone faticano a ritrovare la relazione e un ritmo perduti, la rassegna mette in standby il fil rouge della rigenerazione di spazi abbandonati, ma non quello della riflessione sul presente e sulle sue potenzialità.

Con cinque spettacoli teatrali e tre concerti l’intero cartellone è un’ampia riflessione – più o meno diretta – sul momento epocale appena passato. L’esperienza recente del lockdown è materia infatti di diverse performance, a partire da Astronave Italia di Teodoro Bonci del Bene (con la collaborazione di Carola Cangini e Jacopo Trebbi), uno spettacolo pensato per uno spettatore alla volta in scena il 29 e 30 agosto e 3 e 4 settembre, che parla di astronavi, dischi d’oro, sogni di bambino e di un virus che costringe le persone a casa per molti mesi. Ancor più esplicitamente il Lapsus Urbano della compagnia bolognese Kepler-452 in programma il 5 settembre interpella il pubblico su pensieri e sentimenti riguardanti la pandemia, con un testo scritto da Enrico Baraldi, Nicola Borghesi e Riccardo Tabilio che in cuffia guida gli spettatori in una serie di azioni in risposta a domande e riflessioni a proposito dei giorni che hanno visto tutta l’Italia sigillata nelle proprie case. Case a volte belle e confortevoli, e in altri (numerosi) casi veri e propri inferni che hanno fatto esplodere condizioni e ingiustizie sociali ormai ineludibili. Lo stesso Nicola Borghesi, assieme al front man dello Stato Sociale Lodovico Guenzi, sarà protagonista il 6 settembre di Capitalismo Magico, una passeggiata di due amici di una vita “storditi e disorientati nell’alba dei trent’anni, alla ricerca di ciò che nella realtà ancora pulsa di una viva, inspiegabile, perturbante magia”.

Attorno a un altro tema caldo del presente ruota anche l’appuntamento del 4 settembre con Settimo continente, spettacolo vincitore del bando L’Italia dei visionari. Prodotta dal Teatro della Ribalta, la pièce è interpretata da tre attori (Alberto Ierardi, Giorgio Vierda, Luca Oldani) che sulla scena vestono i panni di zelanti guide turistiche impegnate a propagandare una nuova meta turistica: il Pacific Trash Vortex, il primo continente fatto interamente di plastica.
E pur affrontando un episodio del passato, anche L’incidente è chiuso di Menoventi (in scena il 29 agosto) si interroga sul presente, proiettando Vladimir Majakovskij nel suo futuro, ovvero nel nostro tempo. Attraverso una meticolosa ricostruzione di quanto è accaduto negli ultimi giorni di vita dell’artista, lo spettacolo vivifica le molte congetture prodotte dalle tante e confuse testimonianze e documenti raccolti dalla scrittrice Serena Vitale a proposito del suicidio del grande poeta russo.

La parte musicale del cartellone si apre il 28 agosto (serata inaugurale del festival) con Quando tutto diventò blu, un concerto a fumetti tratto dall’omonima graphic novel cult di Alessandro Baronciani creato dal disegnatore insieme a Corrado Nuccini, e vedrà sul palco Daniele Rossi al violoncello insieme alle voci di Ilaria Formisano e Her Skin. Poi spazio a due artisti della scena indipendente italiana: Giovanni Truppi, impegnato in un “Viaggio sui margini dell’Italia” in camper che sarà raccontato sulle pagine di Linus e che prevede una manciata di concerti in piano solo, tra cui una tappa riminese il 30 agosto, e Margherita Vicario, cantautrice (oltre che attrice) reduce dall’edizione straordinaria del Concerto del Primo Maggio 2020, che sarà alle Città Visibili il 3 settembre.