L'Emilia e una notte. Teatro sotto le stelle alla Corte Ospitale

Dal 12 giugno al 22 luglio

12 giugno 2019

Spettacoli sotto le stelle d’estate nella magnifica cornice di un chiostro. Succede a Rubiera, grazie a L’Emilia e una notte, la rassegna estiva della Corte Ospitale che, dopo un anno di prove, incontri e residenze, dal 12 giugno al 22 luglio apre le sue porte alla comunità di spettatori del territorio. Un appuntamento ormai consolidato e irrinunciabile, come spiega la direttrice Giulia Guerra: “L’estate che si sta aprendo ci vedrà impegnati in diversi debutti delle nostre produzioni in importanti festival nazionali. Nonostante il nostro impegno fuori da Rubiera, non rinunciamo a questo appuntamento ormai divenuto tradizionale per noi e per il nostro pubblico. L’estate dell’Emilia e una notte è espressione del nostro lavoro dell’anno, quindi condivisione degli esiti del progetto residenziale, condivisione delle produzioni, che sia poco prima del debutto oppure al rientro da una fortunata tournée, condivisione del rapporto con il territorio attraverso la restituzione di uno dei laboratori di comunità che si sono svolti durante l’anno”.

I nomi in cartellone disegnano un mosaico delle esperienze artistiche tra le più amate d’Italia. Dopo l’inaugurazione del 12 giugno con Io sono. Tu sei. Noi Siamo, esito aperto del laboratorio per donne italiane e straniere condotto da Tiziana Francesca Vaccaro, la rassegna prosegue con la Piccola Compagnia Dammacco. Il 27 giugno alle 21.30, Mariano Dammacco e Serena Balivo, già protagonisti della fortunata Trilogia sulla Fine del mondo, a conclusione delle giornate di Finestre / Esercizi di ricerca e composizione teatrale, laboratorio che hanno condotto a Rubiera con quindici attori e attrici, presentano personaggi e storie nati durante il lavoro con Federica Bastoni, Sofia Brocani, Antonella CarchidiErica Galante, Alfonso Genova, Alessio Genchi, Noemi Grasso, Roberto Marinelli, Alessandra Selene Nardella, Claudia Tura, Maria Teresa Vargas, Cesare Vitaliano, in una serata a ingresso libero “unica e irripetibile”.

Altrettanto irripetibile l’appuntamento del 2 luglio dedicato ad Ascanio Celestini, artista che da quasi vent’anni appassiona le platee teatrali, e televisive, con i suoi racconti che attraversano strade, piazze, vite e peripezie degli ultimi, di figure ai margini, messe all’angolo da una società distratta, ottusa, crudele. Dal barbone di Laika alla barbona di Pueblo, dalla cassiera di Pueblo alla vecchia di Laika, e così via in un incrocio di destini, Celestini, con Gianluca Casadei a fisarmonica, tastiere e live electronics, attraversa in un’unica serata, intitolata La ballata dei senzatetto, i suoi due ultimi spettacoli e il terzo in via di formazione.

Il 9 luglio tocca invece a un’altra maestra della scena e della narrazione, calcare la scena: è Giuliana Musso, che sul palscoscenico del Chiostro della Corte Ospitale porta La Scimmia, un testo originale dell’attrice, liberamente ispirato a Una Relazione per un’Accademia di Franz Kafka tradotto da Monica Capuani, il racconto di una “strategia di sopravvivenza che prevede la perdita di sé stessi e del proprio sentire nel corpo”, con le musiche originali di Giovanna Pezzetta e i movimenti a cura di Marta Bevilacqua.

Il 15 luglio si prosegue con Oscar De Summa, ancora con un attore che affabula quindi, narrando storie di provincia, come quella, in programma a Rubiera, della Sorella di gesucristo, una ragazza che attraversa tutto il paese, pistola alla mano, per andare a sparare all’uomo che l’ha violentata la sera prima, esponendosi a una violenza ulteriore, quella di un paese ottuso degli anni ’80 la cui morale è fondata sull’accettazione dell’arroganza del maschio dominatore.

A chiudere la kermesse, il 22 luglio, è ancora Tiziana Francesca Vaccaro, che presenta il primo studio di Sindrome Italia. O delle vite sospese, lavoro che racconta del purgatorio tra passato e futuro in cui sono intrappolate alcune donne dell’Est Europa che la regista ha intervistato nel corso di un lavoro di inchiesta condotto con “Adri – Associazione Donne Rumene in Italia”.