L’Emilia-Romagna forma i talenti

Al via trentotto corsi per le professioni dello spettacolo

10 settembre 2019

In Emilia-Romagna lavoro, sviluppo economico e cultura non solo convivono, ma camminano a braccetto. Con trecentosettantasette sedi attive di spettacolo dal vivo, la regione occupa infatti una posizione di primo piano nel sistema che vede intrecciarsi domanda, offerta, occupazione e attrazione di finanziamenti statali. Viaggiando controcorrente rispetto alla diffusa tendenza a considerare arte, cultura e spettacolo come settori periferici degli investimenti e del discorso politico, la Regione, che dall’inizio della legislatura ha già speso oltre venti milioni nella filiera formativa di musica e spettacolo, continua a investire convintamente su percorsi di alta formazione rivolti a professionisti (o aspiranti tali) del settore. Sono circa cinque milioni di euro, per esempio, le risorse utilizzate per finanziare corsi di canto corale, di musica strumentale d’insieme e laboratori di propedeutica musicale realizzati dalle scuole di musica accreditate, e oltre quindici milioni sono serviti a sostenere la crescita e l’internazionalizzazione dell’industria culturale e creativa.

Dopo essere stati ideati e strutturati insieme ai soggetti produttivi del sistema dello spettacolo regionale, sono pronti a partire ben trentotto progetti rivolti a seicentottanta destinatari, che potranno seguire percorsi di alta formazione, di formazione professionalizzante e di formazione permanente, con corsi di durata variabile che vanno dalle cinquanta ore alle mille. I fronti sono molti, dalla formazione schiettamente artistica a quella di alta specializzazione tecnica, e spaziano dal teatro alla musica. Tra questi figurano percorsi dedicati al perfezionamento e all’inserimento di cantanti litici, ai professori d’orchestra, ad attori, truccatori e parrucchieri teatrali, all’organizzazione in ambito musicale, alla comunicazione in video per lo spettacolo dal vivo, a macchinisti, videomakers, tecnici luci e suoni, e molti altri. Tra le novità anche la nascita di SOLO, un corso di alta formazione musicale per strumentisti solisti, riconosciuto al Ministero dell’Istruzione e rivolto ai giovani talenti che suonano violino, violoncello, flauto traverso, oboe e clarinetto.