Luci sulle Città Visibili

Teatro e musica a Rimini fino al 2 agosto, all’Ex Macello comunale

23 luglio 2018

A Rimini, lontano dalla movida della riviera, per il sesto anno si è alzato il sipario di un festival che conduce gli spettatori alla scoperta di strutture e spazi abbandonati e dismessi della città, per accendere i riflettori sulla possibilità di riusarli e illuminarli di un valore nuovo. È il festival Le Città Visibili, organizzato da Le Città Visibili e Milleluci, con la collaborazione del Comune di Rimini – Romagna Acque, dal 20 luglio al 2 agosto. La parola d’ordine del festival curato da Tamara Balducci e Linda Gennari è ‘rigenerazione urbana’, e così, dopo aver abitato per cinque anni il giardino di Palazzo Lettimi, la rassegna sta facendo rivivere adesso l’Ex Macello comunale di Rimini, uno dei più interessanti siti di archeologia industriale, in disuso dal 1995, dopo essere stato macello, poi canile comunale e infine sede di uffuci Ausl. Per due settimane l’insolito palcoscenico ospita spettacoli e concerti, tutti gratuiti, con inizio alle 21.30; ma anche conferenze e incontri, una rassegna di video arte a cura di RIU Project, con un focus sulle pratiche di video arte provenienti dal Medio Oriente, e un ciclo, curato da Kantharos aps, che comprende passeggiate sonore, un laboratorio di riciclo, visite guidate a tema, e una mostra fotografica sugli spazi abbandonati del riminese.

La rassegna, che si è aperta con un concerto dei Perturbazione, lo spettacolo La Sorella di Gesù Cristo di Oscar De Summa e incontri su temi di attualità, va avanti il 24 luglio con lo spettacolo Dita di Dama con Laura Pozone, che ne firma anche adattamento e regia insieme a Massimiliano Loizzi. Il lavoro, tratto dall’omonimo romanzo di Chiara Ingrao, indaga percorsi di libertà e dignità femminile sullo sfondo dell’autunno caldo del ’69, attraverso la storia di formazione di due amiche. Lo spettacolo è preceduto da un intervento su Lavoro giovani e donne di Claudia Cicchetti della Cgil di Rimini.

Nei giorni a seguire, spazio alla musica, con il concerto di Gnut, cantante, compositore, produttore e autore di numerose colonne sonore di film, in scena il 25 luglio. Il 26 luglio tocca invece alla giovane cantautrice Erica Mou, 27 anni e già cinqucento concerti e un Festival di Sanremo all’attivo. Il 28 luglio va in scena Alessandro Blasioli con lo spettacolo vincitore de L’Italia dei Visionari, il progetto che ha trasformato in giurati un gruppo di cittadini appassionati, dando loro il compito di scegliere uno dei lavori in cartellone. Il monologo, intitolato Questa è casa mia, racconta con afflato civile, attraverso gli occhi del giovane protagonista, la sventurata storia di una famiglia aquilana dopo il sisma del 2009, i momenti immediatamente successivi e le scelte dello Stato per farvi fronte.

Il 30 e il 31 luglio va in scena Farsi Silenzio di Tindaro Granata, con Marco Cacciola, che ne firma anche la regia, un progetto nato da un pellegrinaggio artistico alla ricerca del sacro in ogni dettaglio, un tuffo nella lentezza in cui gli spettatori sono dotati di cuffie per immergersi totalmente nell’atmosfera di un testo che invoca il silenzio e l’ascolto; i posti sono limitati ma oltre alle repliche serali sono previste recite anche alle 18.30 all’Ex Colonia bolognese, grazie a una collaborazione con l’Associazione Il Palloncino Rosso. A chiudere la rassegna è Roberto Angelini, cantautore e musicista, virtuoso della chitarra, che il 2 agosto presenta il suo Solo Live, uno spettacolo ormai cult in cui l’artista ripropone le canzoni più note del suo repertorio, e brani strumentali che spaziano dall’elettronica alla psichedelia, dal folk al rock.

Video

Alessandro Blasioli, Questa è casa mia