MasNada, creatura ibrida di Orchestra Senzaspine e MagdaClan Circo

La composizione sinfonico-circense debutta al Duse di Bologna, il 5 e il 6 febbraio 

30 gennaio 2019

Un ponte ideale tra mondi artistici che stanno cercando di uscire da schemi consolidati: questo è MasNada,  sinfonia circense nata dalla collaborazione tra l’Orchestra Senzaspine di Bologna e la compagnia MagdaClan Circo di Torino. Il progetto, il cui fulcro è proprio lo scambio di saperi tra le due équipe e l’intreccio di forme espressive apparentemente alquanto lontane, vede impegnati – sul palco e dietro le quinte  oltre quaranta professionisti, tra artisti, artigiani, creativi, tecnici e maestranze.

Il frutto di questa inedita fusione che punta alla poesia della scena debutta in prima nazionale martedì 5 e mercoledì 6 febbraio (alle 20.30) al Teatro Duse di Bologna per la regia di Alessandro Maida, regista e acrobata del MagdaClan. L’Orchestra Senzaspine è diretta da Tommaso Ussardi, qui nella duplice veste di direttore e compositore, autore delle musiche di MasNada.

La storia di “MasNada” si svolge nell’arco di una notte, immersa in un’atmosfera atemporale, lunare. Al centro del racconto un compositore, colto nel tentativo di dare vita al capolavoro della sua vita. Rinchiuso nella sua stanza, solo, scava in ricordi da cui riaffiorano paure, ambizioni, passioni. Il protagonista è in piena crisi creativa, in febbrile oscillazione tra tracollo e catarsi; poi, progressivamente, sul baratro e sul pentagramma si affaccia una masnada di suoni indomabili. Le note sembrano animarsi, evocano memorie sbiadite, diventano ebbrezza per l’udito, si colorano del suono antico dei fiati, della passione degli archi, della forza atavica delle percussioni, della limpidezza del pianoforte. Sono gli acrobati dell’inconscio: i fantasmi del passato, i deliri del presente, i misteri del futuro.

Il tema centrale di “MasNada”  è dunque il processo creativo, in cui il gesto e la musica si confrontano e si confondono fino a fondersi, fino a generare un nuovo linguaggio che ingloba in sé sia la magia degli strumenti classici che l’armonia dei volteggi acrobatici. “È una composizione sinfonico-circense quanto mai funambolica – spiega Alessandro Maida – in cui la musica racconta ciò che i corpi non riescono a narrare e i corpi danno forma tangibile alla musica. Questo dialogo costante tra la scrittura musicale e la ricerca fisica ci ha portato ad una sorprendente modalità di creazione. Il circo, con le sue regole, la sua fisicità e la sua fragilità, viene concepito come strumento musicale necessario all’intero spartito. MasNada è uno spettacolo che nasce dalla sua stessa storia, dal foglio bianco, dall’ispirazione e dalle forze che entrano in gioco nel momento in cui si cerca di dare vita ad un’opera”.

“Con MasNada – aggiunge Tommaso Ussardi – abbiamo fatto incontrare due mondi che hanno un obiettivo comune: vivere e far vivere il teatro. Da una parte, la musica colta, ormai percepita come inaccessibile e distante, vuole tornare a essere popolare e per questo deve ripartire dalle strade, dalle piazze, farsi comprendere e trasformarsi. Dall’altra parte il circo, che proviene proprio dalle piazze, vuole affermare la propria arte rompendo i vecchi stereotipi, avvicinarsi al mondo del teatro, liberarsi dal mero gesto acrobatico per avvicinarsi alla narrazione, alla poesia. Uniti in questo intento vogliamo attrarre, stupire ed emozionare offrendo un’esperienza viva, lontana dalle tecnologie avanzate e che utilizza solo due elementi: gli strumenti musicali classici ed il corpo umano”.

Il progetto è realizzato nell’ambito di “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura” con il sostegno di MiBAC e di SIAE. Tra gli altri sostenitori, la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Bologna e il Teatro Duse.