“Memoria di un corpo”. Giancarlo Ilari, antifascista e attore, si racconta

A Teatro Europa di Parma, il 24 aprile

19 aprile 2018

Alla vigilia della Festa della Liberazione, la sera del 24 aprile (alle 21.00) sul palco del Teatro Europa di Parma salirà Giancarlo Ilari – che definisce se stesso “attore, lavoratore e soprattutto antifascista” – per presentare la sua Memoria di un corpo, allestita a cura di Raffaella Ilari. La pièce è una sorta di caleidoscopio dei multipli universi che compongono la vita di una persona e che qui si incontrano, si combinano, si intersecano sviluppandosi in scena su tre piani: drammaturgico, musicale e visivo.

Seduto su una panchina, intesa come spazio di relazioni e di memoria pubblica, Giancarlo Ilari condivide con gli spettatori i suoi ricordi intrecciando la dimensione umana con quella poetica e politica. Ilari ha 90 anni – di cui circa 80 dedicati al teatro – e a 90 anni il corpo di una persona è fortemente impregnato di memoria, inciso, come un nastro magnetico, di ricordi personali, sentimentali, professionali, collettivi. È dunque una sorta di archivio vivente, un prezioso scrigno di ricordi immagazzinati anche e soprattutto grazie alle percezioni fisiche, agli input sensoriali. Da qui la scelta del titolo, “Memoria di un corpo” come questione centrale in una persona anziana che vive di ricordi e al presente e che però può contribuire alla costruzione del futuro con il passaggio del testimone, con la trasmissione a chi ascolta della propria ricchezza esperienziale, di pensiero e di significanza.

Ad accompagnare questo racconto dei 90 anni di vita sarà la partitura sonora live di Patrizia Mattioli.

Giancarlo Ilari, nato a Parma nel 1927, ha iniziato la sua carriera di attore negli anni Cinquanta e nel 1964, con “L’Ispettore Generale” di Gogol diretto da Bogdan Jerkovic, ha vinto il Primo Premio per la Migliore Interpretazione al Festival Internazionale di Zagabria. Ha lavorato con numerosissimi artisti, tra cui Walter Le Moli, Gigi Dall’Aglio, Alfonso Santagata, Claudio Morganti, Franco Battiato, Roberto Latini, Tonino Conte, Elio De Capitani, Marco Baliani, Massimiliano Farau, Letizia Quintavalla. Nel 2002 ha ricevuto l’attestato di benemerenza del Premio Sant’Ilario, un’onorificenza conferita dalla Città di Parma a coloro che hanno contribuito a rendere migliore la vita dei singoli e della comunità e ad elevare il prestigio della città.