Mille teatri a Riccione Teatro. La cinquina finalista della 56esima edizione del concorso di drammaturgia

Il 3 ottobre la finale al Palazzo dei Congressi

14 settembre 2021

È stata un’edizione da record, con ben 402 copioni in gara, ma adesso sono rimasti solo in cinque ed è davvero tutto pronto per decretare il vincitore del 56° Premio Riccione per il Teatro. Ottimi segnali per la drammaturgia italiana, che a Riccione, nel più prestigioso dei riconoscimenti alla drammaturgia, trova uno spazio perfetto per misurarsi e spiccare il volo verso la ribalta nazionale. L’ultima edizione, nel 2019, ha visto i successi di Tatjana Motta (Premio Riccione), Tommaso Fermariello (Premio Tondelli) e del duo Frosini-Timpano (menzione “Franco Quadri”), ma nel palmarès del concorso figurano nomi come Pier Vittorio Tondelli, Dacia Maraini, Antonio Tarantino, Fausto Paravidino, Davide Enia e Stefano Massini. Stavolta, a contendersi il premio dedicato a testi teatrali in lingua italiana o in dialetto non rappresentati in pubblico, sono Francesco Alberici con Bidibibodibiboo, Christian Di Furia con Flusso, Maurizio Patella con Il fenomeno Laplante, Pier Lorenzo Pisano con Carbonio e Luca Viganò con L’incrocio delle righe. A selezionare la cinquina è stata una giuria capitanata dalla drammaturga e regista Lucia Calamaro e composta anche dall’attore e direttore artistico della Fondazione Teatro della Toscana Stefano Accorsi, dal critico e scrittore Graziano Graziani, dal regista e direttore del Piccolo di Milano Claudio Longhi e dall’attrice Isabella Ragonese. In palio 5.000 euro al vincitore, ma tutti i finalisti partecipano anche all’assegnazione di un premio di produzione di 15.000 euro per l’allestimento scenico del testo.

Com’è ormai tradizione, Riccione Teatro attribuisce anche il 14° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” al miglior testo di un autore under 30 (3.000 euro, premio di produzione 10.000 euro) e anche in questo caso i finalisti sono cinque: Fulvia Cipollari con L’esperimento di Young, Eliana Rotella con Corpora, Nicolò Sordo con Ok Boomer. Anch’io sono uno stronzo, Francesco Toscani con Claustrofobia dei cieli, Giulia Trivero con Edera. Tra tutte e dieci le opere finaliste, quella che meglio coniuga scrittura teatrale e ricerca letteraria verrà infine premiata con la menzione speciale “Franco Quadri” (1.000 euro).

Le premiazioni del concorso sono in programma il 3 ottobre alle 18 al Palazzo dei Congressi di Riccione, in una serata durante la quale sarà proclamato anche il vincitore del Premio speciale per l’innovazione drammaturgica, un riconoscimento assegnato fuori concorso da una giuria di giovani critici che nella scorsa edizione ha visto trionfare il duo Deflorian/Tagliarini, e sempre nella stessa serata di festa si ricorderanno anche Pier Vittorio Tondelli, scomparso esattamente 30 anni fa, e Franco Quadri, scomparso nel 2011 dopo una vita spesa per la cultura teatrale, mentre la conclusione della cerimonia di premiazione sarà affidata a Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite con il live set L’anno che verrà. Ma non finisce qui, perché la premiazione sarà solo l’atto finale di un fine settimana di spettacoli e incontri che chiamano a raccolta l’Italia dei mille teatri. Tra gli appuntamenti: il progetto Camere separate, durante il quale le stanze del centralissimo Hotel Parco diventeranno “stanze d’ascolto”, set in miniatura animati dalle drammaturgie sonore di alcuni giovani autori scoperti dal Premio Riccione e coinvolti dal Piccolo Teatro di Milano e dal CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli- Venezia Giulia in due originali esperimenti di teatro dell’ascolto: Abbecedario per il nuovo mondo e Il mondo raccontato dagli oggetti. Così è (o mi pare) è invece una riscrittura pirandelliana per realtà virtuale, con Elio Germano alla regia e in scena al fianco di Isabella Ragonese in una produzione che, insieme a Infinito e Gold Productions, coinvolge un teatro nazionale come Fondazione Teatro della Toscana, diretto da Stefano Accorsi. Lo spettacolo, fruibile con appositi visori, sarà introdotto a Riccione da Elio Germano. Per finire, dal 28 settembre la scuola Scritture diretta da Lucia Calamaro si trasferirà a Riccione per una settimana di lezioni che culmineranno, sabato 2 ottobre, in un incontro aperto al pubblico (organizzato con PAV e Fabulamundi – Playwriting Europe) con una delle voci più autorevoli del teatro spagnolo e catalano, il drammaturgo Esteve Soler, tradotto in tutto il mondo e autore di opere di successo come la Trilogia dell’indignazione e la Trilogia della rivoluzione.

 

Il Premio Riccione per il Teatro sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Regione Emilia-Romagna, da ATER Fondazione e dal Comune di Riccione.