Miti del passato e arte del presente al Festival di Teatro Antico di Veleia

Dal 18 luglio al 6 agosto

13 luglio 2021

Dal 18 luglio al 6 agosto l’Area archeologica di Veleia afferente al Polo Museale dell’Emilia-Romagna, in provincia di Piacenza, tornerà a far da cornice al Festival di Teatro Antico di Veleia diretto da Paola Pedrazzini. Per l’edizione 2021, che ne segna la riapertura dopo la forzata sospensione dello scorso anno, la kermesse propone un cartellone di sette spettacoli tra musica e teatro, molti dei quali creati ad hoc, che riportano in scena miti del passato riattraversati da riscritture, voci e volti di grandi protagonisti dell’arte del presente. Il tutto sotto il segno di “Musica, Bellezza, Ironia”, nelle parole della direttrice artistica, che anticipa un’edizione fatta di “inediti e immaginifici percorsi intorno a temi universali di luminosa potenza come Memoria, Eredità, Autobiografia che ricorrono creando invisibili tracce e fili conduttori all’interno del variegato programma”.

L’apertura del festival, il 18 luglio, è affidata a un’icona del cinema italiano, l’attore, autore e regista Sergio Rubini che presenta a Veleia (in versione speciale) il suo nuovo spettacolo, Ristrutturazione, da Vitruvio ad odierne disavventure casalinghe. Scritto assieme a Carla Cavalluzzi l’opera è l’esilarante, tragicomico racconto di una ristrutturazione con il suo immancabile viavai di architetti, operai, ingegneri, allarmisti, idraulici, condòmini che invadono l’appartamento dello sfortunato padrone di casa. Il 20 luglio spazio poi a Nicola Piovani con Note a Margine, il Mito della musica, una leçon-concert in cui, sulla scia di memorie personali e artistiche, il Maestro Piovani condivide con gli spettatori le emozioni di una vita consacrata alla Musica, accompagnando il racconto con le note del suo pianoforte, insieme al sassofono di Marina Cesari e al contrabbasso di Marco Loddo. Il 21 luglio andrà in scena Eredità, contrappunti sul figlio, un evento speciale, creato in esclusiva per il festival di Veleia, che vede insieme in scena Massimo Recalcati, uno dei più noti psicoanalisti d’Italia e il premio Ubu Mario Perrotta, per proseguire il viaggio nelle relazioni familiari dopo Dalle ceneri dei padri (2018) e Madre: indicativo presente (2019), concentrandosi adesso sulla figura del Figlio, figura del Segreto, del Destino, del Futuro, dell’Eredità.

 Si prosegue il 25 luglio con Vorrei essere figlio di un uomo felice. L’Odissea del figlio di Ulisse, crescere con un padre lontano, di e con Gioele Dix, che prendendo spunto dalla vicenda del figlio di Ulisse costruisce uno spettacolo in bilico fra suggestioni letterarie (Paul Auster, Milan Kundera, Ghiannis Ritsos) e irruzioni nel quotidiano. Il 28 luglio, in prima nazionale, debutterà invece Paolo Rossi in Stand Up Omero. Tutta l’Odissea in 60 minuti, esilarante cavalcata nell’Odissea in cui l’attore – diretto da Sergio Maifredi – raccoglie la sfida di raccontare tutti i ventiquattro canti del poema omerico in sessanta minuti, fondendo uno dei testi basilari della cultura occidentale con la forma della “stand up”. Il 2 agosto Laura Morante torna a Veleia con la prima nazionale di Memorie (drammaturgia di Marco Fabbri), liberamente tratto da “A manera de memorias” di Natalio Gorin. La Musica è quella di Astor Piazzolla di cui, nel centenario dalla nascita, Memorie ripercorre, come una macchina del tempo, la storia, accompagnata dal travolgente ritmo dei brani eseguiti dal vivo da Fabbri (bandoneon), Repellini (violoncello) e Giavazzi (pianoforte). Gli ultimi due appuntamenti del festival sono con il nuovo spettacolo del Teatro del Lemming, previsti per il 5 e 6 agosto, Metamorfosi. Di forme mutate, un’immersione intima e personale nello spazio del rito, del mito, del ricordo e la via d‘accesso ad un altro livello di realtà, all’incrocio fra il mondo dei vivi e quello dei morti, nel labirinto di una memoria personale e archetipica, con drammaturgia, musica e regia di Massimo Munaro.