A Modena è di scena L’Altro Suono

Dal 20 febbraio al 31 maggio

20 febbraio 2020

Comincerà il 20 febbraio con un concerto della Barcelona Gipsy balKan Orchestra la nuova edizione de L’Altro Suono, rassegna organizzata dalla Fondazione Teatro Comunale di Modena che mescola generi, stili e culture musicali diverse in una programmazione tutta improntata all’idea del crossover. Ed è seguendo con questa vocazione che i curatori affidano l’anteprima all’ensemble internazionale di base a Barcellona, guidato dalla siciliana Margherita Abita, nuova cantante del gruppo che ha costruito un programma lanciando il suo Nova Era Italian Tour, insistendo sul sound unico della BGKO, che deriva da una esplorazione continua dei suoni e dei timbri della musica rom, klezmer, balkan e mediterranea.

Dopo l’anteprima l’appuntamento al Teatro Comunale di Modena è fissato per il 15 aprile, stavolta con il Royal Ballet of Cambodia (accompagnato dal suo ensemble vocale e strumentale), massima espressione istituzionale della Khmer, antica danza femminile icona della cultura cambogiana, soppressa quasi interamente durante la dittatura di Pol Pot negli anni Settanta e riemersa alla fine degli anni Ottanta come segno di rinascita, soprattutto grazie al Royal Ballet che si è esibito in moltissimi Paesi del mondo. Il 23 aprile è la volta invece di The Summit, opera firmata dalla cantante Gaia Bedini col suo gruppo formato da Nicolò Bertoni alla batteria, Luca Bonfigli e Michele Zanasi alla chitarra e Mattia Fazio al basso. Lo spettacolo è il frutto della quinta edizione di Rock all’Opera, iniziativa nata dalla stretta collaborazione fra Teatro Comunale e Centro Musica di Modena che coinvolge un gruppo emergente selezionato attraverso un concorso aperto alle band della Regione Emilia-Romagna, e porta ogni anno sul palcoscenico del Teatro Pavarotti il progetto vincitore. Il gruppo prescelto viene seguito poi nella composizione, esecuzione e messa in scena di una rock opera/concept album sotto la guida di un gruppo di esperti e con la regia di Tony Contartese.

Il 5 maggio si cambia sede e si guarda ancora all’estero. Alla Chiesa di San Carlo andranno infatti in scena Maarja Nuut & Ruum, due musicisti estoni che propongono una formula che unisce il violino e la voce all’elettronica in un viaggio psichedelico fra passato e futuro, tradizione e modernità. L’8 e il 10 maggio il palco del Pavarotti ospita invece la prima assoluta di CrossOpera: Otherness, fear and discovery in programma anche per la stagione lirica del Teatro. L’opera, creata insieme al Landestheater di Linz e al Serbian National Theatre di Novi Sad, prevede la presenza di dodici musicisti e sei cantanti provenienti dai tre diversi Paesi ed è divisa in tre episodi, ognuno commissionato a un compositore proposto dai rispettivi teatri: l’italiano Luigi Cinque, il tedesco Valentin Ruckebier e la serba Jasmina Mitrusic. E proprio in relazione a CrossOpera, progetto vincitore del programma Europa Creativa dell’UE, il ciclo di incontri collaterali all’Altro Suono Dentro le Note, nato dalla collaborazione tra Università di Modena e Reggio Emilia e Teatro Comunale, organizza tre incontri al Ridotto del Teatro dedicati a gruppi stranieri residenti in città: ospiti rispettivamente le associazioni Njiko Ndigbo – Modena e Provincia, che promuove la cultura Igbo della Nigeria, e Mosaico dell’Est, nata una decina di anni fa per valorizzare la cultura dei paesi dell’Est Europa, e due gruppi gospel, gli Explorers of sda Church e il Lighthouse Chapel.

Il viaggio termina a fine maggio con un progetto coprodotto con AngelicA festival di Bologna che prevede due concerti di John Zorn, un mito dell’avanguardia newyorkese che spazia fra jazz e musica colta. Il 30 maggio alla Basilica di Santa Maria dei Servi di Bologna (nel programma di AngelicA) il musicista presenterà The Hermetic Organ, un’esperienza estatica e trascendente. La serata del 31 maggio presso il Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena si aprirà invece con il musicista sul palco con il suo sax alle 19 per The Classic Guide To Strategy, performance a carattere improvvisativo della durata di mezz’ora circa. Alle 21 sarà la volta di due opere dello Zorn compositore classico-contemporaneo: Encomia (2018), eseguita dal pianista americano Stephen Gosling, e Jumalattaret (2012) ciclo di canzoni con Barbara Hannigan, soprano e direttrice d’orchestra tra le più celebrate interpreti contemporanee.