Muscato, Zeffirelli, Dodin e Ricci/Forte: quanto teatro al Festival Verdi! La XIX edizione dal 26 settembre al 20 ottobre 2019 a Parma e Busseto

19 settembre 2019

“Mi piace pensarlo come l’avvio di un nuovo percorso che parte quest’anno, avrà il suo fulcro nel 2020, anno specialissimo di Parma Capitale Italiana per la Cultura, nel quale Stagione e Festival quasi si fonderanno senza soluzione di continuità in un calendario di grande attrattività, e si compirà nel 2021, con un grande progetto interdisciplinare che vedrà confrontarsi i tanti e diversi linguaggi della scena. Un nuovo triennio fatto di scommesse e di cambiamenti, di nuove idee, nuovi approcci, sempre necessari per evitare il rischio di appiattirsi su formule di successo e per mantenere dinamica la vitalità del progetto. Un cantiere dunque in continua evoluzione”. Con queste parole Anna Maria Meo, direttore generale del Teatro Regio di Parma, battezza la XIX edizione del Festival Verdi che, sotto la sua direzione artistica e con la direzione musicale di Roberto Abbado, riapre i battenti forte di due nuovi riconoscimenti, il Premio Speciale della Critica Musicale Italiana “Franco Abbiati” per Stiffelio e il titolo di Miglior Festival agli International Opera Awards.

Dal 26 settembre al 20 ottobre le terre verdiane di Parma e Bussetto tornano dunque in festa per accogliere la nuova edizione del Festival dedicato a Giuseppe Verdi, nell’anno del duecentoseiesmo compleanno del Maestro. A scaldare l’atmosfera, prima di entrare nel vivo del cartellone, sarà una vivacissima Verdi Street Parade (primo atto della IV edizione del Verdi Off, che porta il festival anche nelle strade, nelle piazze, nelle case) che il 21 settembre coinvolgerà il pubblico in una festa in musica itinerante curata da Giacomo Costantini e il Circo El Grito.

Dal 26 settembre parte invece il festival vero e proprio con quattro titoli d’opera per quattro debutti in quattro giorni consecutivi. Si comincia con I due Foscari al Teatro Regio (in scena anche il 6, 11 e 17 ottobre) nel nuovo allestimento di Leo Muscato con Paolo Arrivabeni a dirigere la Filarmonica Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio, nell’edizione critica dell’opera di Andreas Giger. L’immancabile Aida debutta invece il 27 settembre al Verdi di Busseto (con recite il 30 settembre e il 4, 6, 9, 10, 13, 16, 18, 20 ottobre). L’occasione è imperdibile, dal momento che si tratta di un recupero, ad opera di Stefano Trespidi, dello storico allestimento della Fondazione Arturo Toscanini del 2001, quello cioè di Franco Zeffirelli, che ne firmò regia e scene in occasione del centenario verdiano. L’opera, realizzata in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna e in collaborazione con OperaLombardia, 57° Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto e Accademia Verdiana del Teatro Regio di Parma, è diretta da Michelangelo Mazza con l’Orchestra e il Coro del Teatro Comunale di Bologna.

E se questa “Aida da camera”, come fu definita allora, conquisterà certamente cuori nel segno della tradizione, c’è un debutto assolutamente imperdibile che unisce due maestri della scena e del podio contemporanei: si tratta della nuova produzione di Luisa Miller coprodotta con il Comunale di Bologna, nell’edizione critica di Jeffrey Kallberg, che andrà in scena il 29 settembre (e il 5,12, 19 ottobre) nella monumentale Chiesa di San Francesco del Prato del XIII secolo, tutta da riscoprire mentre ne avanza il restauro. La firma della regia, infatti, è del grande regista russo Lev Dodin, mentre la direzione è di Roberto Abbado, alla testa dell’Orchestra e del Coro del Teatro Comunale di Bologna. Ancora nel segno del teatro di ricerca, questa volta italiano, anche l’ultima opera in programma, un Nabucco nell’edizione critica di Roger Parker, al debutto al Regio il 29 settembre (con recite il 3, 13 e 20 ottobre), sotto la regia di Ricci/Forte e con Francesco Ivan Ciampa sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma.

Tra gli altri numerosi appuntamenti del Festival, che ospita concerti, gala, aperitivi e incontri, si segnalano almeno il Concerto sinfonico della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma diretti da Abbado, che il 4 ottobre al Regio regaleranno al pubblico pagine di Verdi, Delibes, David, Bizet e Meyerbeer; i concerti di Mezzogiorno in Musica che nei fine settimana faranno risuonare le sontuose sale del Palazzo Ducale del Giardino, un recital di Mariella Devia con musiche di Verdi, Bellini, Donizetti e Gounod, in programma il 9 ottobre al Regio, il consueto appuntamento del 10 ottobre, giorno del compleanno di Verdi, con il Gala Verdiano, arricchito quest’anno dalla presenza di Leo Nucci e Anastasia Bartoli. Arrivano poi due commissioni in prima assoluta che fanno incontrare l’opera del Maestro con linguaggi altri e contemporanei, ovvero Letteralmente Verdi che il 18 ottobre all’Auditorium Paganini vedrà la voce di Tullio Solenghi raccontare Aida e Nabucco attraverso lettere scelte da Giuseppe Martini, e l’evento Barezzi Road, che il 27 ottobre al Teatro Verdi di Busseto vede la musica verdiana riletta da giovani protagonisti della scena musicale italiana.

Imperdibile l’occasione di partecipare alle tante prove aperte e alle ante-generali, agli incontri con gli artisti protagonisti dei concerti, alle presentazioni delle opere condotte al Teatro Regio da Giuseppe Martini per il ciclo Prima che si alzi il sipario e per i più piccoli e le famiglie torna anche Verdi Young, con un Nabuccolo e un’Aida in 55 minuti. Una bella novità che valorizza l’aspetto ludico della passione musicale è invece A life in music, il primo gioco per smartphone e tablet prodotto da un teatro d’opera, commissionato dal Teatro Regio di Parma e dal Festival Verdi a TuoMuseo, leader internazionale e pluripremiato nel settore del gaming per istituzioni culturali, e sviluppato con il Comitato scientifico.

Il Festival Verdi è realizzato grazie al contributo di Comune di Parma, Ministero per i beni e le attività culturali, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna, Parma 2020 Capitale Italiana della Cultura.