Parliamo d’opera con Lucarelli, Costa, Vanoli, Mancuso e Murgia

Al Teatro Comunale di Bologna, dal 12 marzo al 4 dicembre

11 marzo 2019

Parliamo d’Opera, rassegna di incontri con il pubblico per approfondire i titoli in cartellone nella nuova stagione lirica del Teatro Comunale di Bologna, punta sulla perenne attualità dei capolavori in allestimento con l’intento di aprire una riflessione sulla contemporaneità. Gli incontri, tutti moderati dal sovrintendente del teatro Fulvio Macciardi, avranno luogo nel Foyer Respighi dal 12 marzo al 4 dicembre (dalle 18.00 alle 19.00) e saranno basati sull’alternanza tra la conversazione sul tema prescelto e l’esecuzione di alcuni dei brani più conosciuti delle opere da parte degli artisti della Scuola dell’Opera del Tcbo. Protagonisti delle conversazioni e dei singoli incontri saranno cinque personaggi di spicco del mondo dello spettacolo, della cultura e delle arti: Carlo Lucarelli, Lella Costa, Alessandro Vanoli, Vito Mancuso e Michela Murgia.

Il ciclo, realizzato grazie al sostegno del Gruppo Rekeep, apre martedì 12 marzo con Rigoletto: anatomia di un noir. L’ospite speciale dell’incontro, ideato in occasione di Rigoletto di Giuseppe Verdi (in scena dal 19 al 30 marzo), sarà lo scrittore, drammaturgo, autore e conduttore televisivo Carlo Lucarelli, per un viaggio affascinante nel “più gran dramma dei tempi moderni”, scritto con la tensione di un thriller ante litteram.

Segue, mercoledì 17 aprile, uno sguardo d’insieme sulla parabola dell’eroina romantica nell’immaginario operistico, Violetta e le donne nell’Opera, dedicato alla Traviata di Verdi (in scena dal 28 aprile all’8 maggio). A proporlo l’attrice e scrittrice Lella Costa, grande protagonista della scena teatrale, letteraria e televisiva.

Giovedì 27 giugno spazio a Rossini, gli italiani e l’Islam grazie allo scrittore, studioso e divulgatore Alessandro Vanoli, che ha riservato gran parte della sua attività alla conoscenza del mondo islamico e alla promozione della storia come parte irrinunciabile del rapporto fra culture differenti. Ad offrire lo spunto per riflettere sull’Europa e sull’Oriente come due poli di una dialettica possibile sarà L’italiana in Algeri, la più farsesca ed esotica commedia di Gioachino Rossini (in scena dal 9 al 14 luglio),

Mercoledì 30 ottobre è in programma Fidelio e l’utopia della libertà, l’incontro curato dal teologo, docente universitario e autore di libri su fede e spiritualità Vito Mancuso, che si interrogherà sull’imponderabile scintilla che suggerì a Ludwig van Beethoven il suo unico capolavoro operistico, Fidelio, in scena dal 10 al 16 novembre.

Infine, mercoledì 4 dicembre, la scrittrice Michela Murgia introdurrà il dittico conclusivo di stagione, composto da Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo (in scena dal 15 al 22 dicembre) e proporrà, con il titolo Opera e Verismo: una questione meridionale?, una riflessione sulla drammaturgia verista dell’urlo e del coltello, divenuta stereotipo abusato di un Meridione aspro, sanguigno e arroccato nelle sue tradizioni.

I cinque appuntamenti, ad ingresso gratuito, confermano dunque la volontà del Teatro Comunale di Bologna di divulgare il linguaggio operistico presso un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, ampliando il respiro degli spunti tematici che ogni titolo offre attraverso i suoi significati letterari, drammaturgici e musicali. “Proporre questa nuova rassegna è per noi motivo di grande soddisfazione – dice Fulvio Macciardi. – Abbiamo la possibilità di aprire, attraverso l’approfondimento delle numerose e variegate tematiche trattate nelle trame delle opere e grazie agli ospiti presenti, una riflessione più ampia sull’attualità e sull’evoluzione della nostra società, al fine di legare i contenuti più classici alla vita contemporanea e ribadire la vitalità del teatro musicale quale motore della divulgazione e dell’inclusione.”