Piccoli teatri, grandi relazioni

Venerdì 10 a L’Arboreto di Mondaino un incontro aperto per parlare di piccoli teatri e pubblico

09 novembre 2017

Sono tanti i temi sul tappeto della giornata di riflessione, a cura di Elena di Gioia e Fabio Biondi, che si terrà venerdì 10 novembre al Teatro Dimora di Mondaino. Dalle 9.30 alle 19.30 – in due sessioni dal titolo ”La manutenzione dei teatri. Mettere in vita e in sicurezza le funzioni progettuali dei teatri” e “Piccoli teatri e grandi pubblici? Il ruolo e le prospettive dei cittadini e degli spettatori nelle relazioni con i piccoli teatri e le comunità della provincia italiana” – i partecipanti saranno chiamati a interrogarsi su politiche culturali nei territori e nelle comunità dell’Emilia-Romagna; sulle relazioni tra processi creativi, residenze e produzione di nuove opere contemporanee, sugli spettacoli e la formazione del pubblico tra programmazione e progettualità.

Dalla metà degli anni ’70, il panorama culturale italiano è caratterizzato dalla presenza di piccoli teatri di provincia. Teatri storici o moderni per lo più abitati da associazioni culturali, artisti e compagnie teatrali che ne hanno fatto la propria residenza, con un ricco e diversificato bagaglio di competenze artistiche e organizzative, in grado di rappresentare solidi presidi culturali. Si tratta spesso, in Emilia-Romagna, di teatri con una vera e propria Stagione teatrale, luoghi che nel tempo sono diventati avamposti culturali, luoghi di accoglienza e cura dei processi creativi contemporanei, residenze creative per la ricerca, la formazione e la produzione di nuove opere; formazione del pubblico, per adulti e bambini.

Luoghi densi dunque che chiamano le comunità di riferimento ad essere “comunità creative”, dove i cittadini svolgono un ruolo attivo e propositivo, dove spesso vive un sentimento di condivisione delle scelte artistiche e organizzative dei direttori artistici e delle Associazioni culturali che ne assumono la cura.

La mattinata del 10 novembre sarà dedicata alla narrazione del ruolo che le istituzioni possono assumere nella costruzione di progetti di rete (La Valle dei Teatri – Rete Teatrale Valconca, Rete Teatrale Valmarecchia e Unione Reno Galliera)  e nella relazione tra centro e periferie. Tra altri saranno presenti: Donatella Ferrante Responsabile attività teatro e danza MiBACT e dell’assessore alla cultura della Regione Emilia-Romagna Massimo Mezzetti.

Nel pomeriggio i lavori proseguono con racconti di Progetti di comunità, dove otto, tra artisti e operatori regionali e nazionali, illustreranno invenzioni e progettualità: Andrea Acerbi Teatro Sociale Gualtieri, Chiara Guidi Societas, Stefano Tè Teatro dei Venti, Andrea Paolucci ITC – Teatro dell’Argine, Nicola Borghesi Kepler-452, Stefano Pasquini Teatro delle Ariette, Isadora Angelini Teatro Patalò, Silvia Gribaudi coreografa e performer.

Alcuni operatori, artisti e critici della scena regionale e nazionale sono stati invitati dai curatori della giornata a comporre una “indagine per parole” e le loro riflessioni, raccolte intorno al rapporto tra Teatro e Comunità, pubblicate in allegato a questa notizia, costituiranno uno spunto di riflessione importante durante la giornata.

L’incontro pubblico, rivolto ad amministratori, operatori, artisti, cittadini, spettatori è la terza training session della Southern Coalition, una delle attività del progetto europeo A Manual on Work and Happiness, finanziato da Europa Creativa. Il progetto è promosso da 
L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, La Valle dei Teatri – Rete Teatrale Valconca, Ater – Circuito Multidisciplinare dell’Emilia-Romagna con la collaborazione di Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla cultura, Rete Teatrale Valmarecchia, Agorà -Stagione teatrale della Unione Reno Galliera.