Popoli Pop Cult Festival

La X edizione in programma dal 28 giugno al 1° luglio, a Bagnara di Romagna

28 giugno 2018

Concerti, mostre, premi, i baskers lungo le strade, un concorso di gastronomia. Torna alla decima edizione, dal 28 giugno al 1° luglioPopoli Pop Cult Festival di Bagnara di Romagna (Ra), nato per fare incontrare popoli e culture diversi tra loro e contrastare le intolleranze attraverso la conoscenza reciproca. Il festival, diretto da Mario Bellotti, festeggia il decennale con nuove proposte, forte dell’accoglienza del pubblico, oltre 15.000 visitatori nelle passate edizioni, che confermano il successo della manifestazione, sostenuta anche dalla Regione Emilia-Romagna.

Al centro della nuova edizione è il tema dell’Europa, con i suoi scenari e le mille difficoltà che in questo momento l’attraversano e un futuro denso di nuove sfide. Protagonisti delle serate saranno quindi  anche artisti europei a confronto con quelli extraeuropei,  affiancati da una ricca attività espositiva. Novità di quest’anno le serate “Djs dal mondo”, che porteranno a Bagnara quattro DJ, noti a livello internazionale.

Tra gli ospiti della manifestazione ci saranno anche l’assessore regionale alla Cultura, con delega anche alla promozione alla Cultura della pace, Massimo Mezzetti, presente all’inaugurazione (giovedì  ore 20), e il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che sabato 30 consegnerà, assieme alle autorità locali, il Premio Popoli (alla terza edizione) al direttore generale per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo della Commissione Europea, Stefano Manservisi. Prenderà parte alla  cerimonia di premiazione anche l’ambasciatore del Vietnam S.E. Cao Chinh Thien.

“Riscoprire il senso dell’Europa e le motivazioni originarie che hanno sostenuto il cammino verso l’unione – spiega il sindaco di Bagnara, Riccardo Francone- è l’obiettivo di questa edizione. La scelta del focus non è casuale e cade in una fase di estrema difficoltà legata al senso che oggi ha lo stare in Europa. Abbiamo voluto offrire il nostro contributo per riscoprire le ragioni che hanno motivato e sostenuto il cammino verso la creazione di una Europa unita e la bellezza che deriva dal condividere una storia ed una identità comune. Uno stimolo per affrontare le importanti sfide del presente per arrivare a costruire un futuro europeo migliore”.

Tre sono i luoghi interessati dagli spettacoli organizzati nelle quattro serate del Festival a partire dalle ore 21: Piazza Marconi, Rocca Sforzesca, il fossato delle mura, affiancati dalle vie del borgo che per l’occasione si trasformeranno in una sorta di palcoscenico sotto le stelle a disposizione della creatività dei Buskers, presenti in ognuna delle serate di Popoli.

L’apertura giovedì 28 giugno è affidata allo spettacolo africano dell’Uomo Leone del Senegal che da Piazza Marconi intratterrà il pubblico con le sue performance legate alla cultura tradizionale africana. Nel Fossato delle Mura inaugurerà la rassegna Djs dal Mondo. Ad aprire sarà la performance di Dj Farrapo dedicata al genere Brasil. Lungo le vie del Borgo suoneranno invece i Buskers.

Venerdì 29 giugno Nella seconda serata del Festival, si esibirà il gruppo “Inkamarka”, originario del Perù, pronto ad affascinare con i suoni e le melodie provenienti dalla loro terra.  All’interno della Rocca Sforzesca le note saranno quelle celtiche del gruppo irlandese “Daran”.  Per la rassegna “Djs dal mondo” ci saranno Paolo Scotti ed il Soul-Funky targato anni 70/80/90 con un tributo speciale allo Studio 54.

Sabato 30 luglio si passa ad atmosfere da music-hall con il cabaret francese e le paillettes del gruppo “LesSwings”. Saliranno sul palco quindici artisti. Lo spazio interno alla Rocca sarà invece invaso dal suono degli strumenti tipici del Sud del Marocco interpretati dal gruppo “Jedbalak”. DJ della serata sarà Sir- K, anima dello stile Rap ed Urban.

L’ultima giornata del Festival domenica 1 luglio, si concentrerà sulle musiche elleniche del gruppo “Evi Evan”, orchestra di musica greca che dal novembre 2007 propone il ritmo del rebetiko, genere musicale che per i suoi forti contenuti ribelli fu perseguitato e censurato dal 1934 al 1945, fino a colpire perfino gli strumenti musicali dei “rebetis”. Il repertorio comprende canzoni d’amore e disavventure della vita, in un viaggio sonoro che si snoda fra Istanbul e Atene, da Smirne a Salonicco. Attraverso il rebetiko –  che fonde sonorità occidentali e orientali e che per i suoi temi è stato paragonato al Fado e al Blues -, l’orchestra porta il suo messaggio di fratellanza, multiculturalità ed uguaglianza. Il cabaret francese con le sue atmosfere sofisticate torna nel cortile della Rocca con “LesSwings”, pronto ad offrire un’altra pagina del suo ricco repertorio dedicata alle canzoni di Edith Piaf. Nel fossato della Rocca l’ultimo degli appuntamenti di “Djs dal mondo” sarà con Dj Aery Raju e il suo stile Bolliwood-Panjaby, vero e proprio festival di colori con i ritmi indiani e dance che stanno spopolando in tutto il Mondo.

Mostra principale della manifestazione, allestita nella Rocca Sforzesca, sarà: “Destinazione Europa”, un’esposizione collettiva di arte contemporanea. Dieci sono gli artisti coinvolti – Giuseppe Bedeschi, Anna Boschi, Bruno Capatti, Antonio Caranti, Lamberto Caravita Barbara Cotignoli, Benedetta Jandolo, Collettivo instabile Morelli-Mazzesi, Rossella Ricci – selezionati per età anagrafica, stile, materiali e tecniche utilizzate. Le opere prodotte si ispirano a diversi ambiti, situazioni, epoche, storie che hanno costruito o caratterizzato l’Europa e ne costituiscono una sorta di carta di identità, fra passato, presente e futuro (orari dalle 18,30 alle 23.30 durante il festival).

La mostra “Stelle Persiane” organizzata nella Sala Sant’Apollinare nei pressi dei giardini pubblici, propone invece una personale dell’artista iraniano Reyhaneh Alikhani, noto per le sue opere create tessendo fibre e trame. Presenti anche opere di Khorshid Pouyan, artista e fotografa di origini iraniane.