Porretta Soul Festival XXXI edizione, con circa 200 artisti dal 19 al 22 luglio l’Appennino Bolognese diventa “The Soul even”

10 luglio 2018

Dopo uno scoppiettante trentennale in compagnia delle sorelle Carla e Vaneese Thomas figlie di Rufus, a cui è dedicato il parco della città dove si svolge la manifestazione, torna il Porretta Soul Festival, sostenuto anche dalla Regione Emilia-Romagna.  Per 4 giorni, dal 19 al 22 luglio, la cittadina dell’Appennino bolognese si trasforma in “The Soul even” (il paradiso del Soul), con l’esibizione di circa 200 artisti.  La manifestazione viene ormai considerata un evento unico in Europa, in cui si celebra la “old school”, il soul classico degli anni ‘60 e ’70, tanto caro al fondatore e direttore artistico del Festival, Graziano Uliani.

“Ogni volta mi stupisco quando in America, per le strade di Memphis  alla ricerca di artisti da ospitare al festival, trovo qualcuno che conosce il Porretta Soul, o che mi mostra una cartolina con un vecchio programma- riferisce Uliani-,   ma ormai la manifestazione ha varcato i confini europei, grazie alla qualità degli artisti ( in 30 anni dal festival sono passati  autentiche leggende del soul), che alla sua tipicità legata alle radici del  soul.  Anche  le dirette web realizzate ogni anno da Lepida Spa  (che si occupa per la Regione delle infrastrutture di comunicazione e di servizi telematici),  e che vengono diffuse ogni anno su Lepida Tv (canale digitale terrestre 118) hanno contribuito a diffondere l’evento musicale”.

Anche quest’anno in programma tra i più noti musicisti ed interpreti in particolare del Memphis Sound, originatosi dalla leggendaria etichetta Stax, come Swamp Dogg, ospite del festival la prima volta nel ’98. Songwriter e produttore, anche di importanti nomi del soul come Solomon Burke, Dogg ha inciso negli anni ’70 brani di successo come “Mama’s Baby, Daddy’s Maybe” e “Synthetic World”, contenuti nell’album Total Destruction To Your Mind”, che ha avuto grande successo di pubblico. Eccentrico e irriverente, Jerry Williams ( questo il vero nome dell’artista) è oggi considerato una delle figure di spicco del panorama Soul internazionale. La sua musica rievoca le atmosfere funky degli anni Settanta, accostandole a sonorità più tradizionalmente blues e soul.

Altro protagonista di questa edizione 2018 è Spencer Wiggins, piacevole conferma, per la terza volta al festival di Porretta, che primeggia tra l’altro nel manifesto di questa 31esima edizione. Assieme a James Carr e Wee Willie Walker, Spencer è stato una delle colonne della Goldwax, l’etichetta alternativa alla Stax di Memphis. Con la sua voce calda ma graffiante, è un artista di “culto”, interprete genuino del “deep soul”. Uno dei suoi successi “Uptight Good Woman” è stato ripreso da decine di interpreti. Diventato diacono nella New Birth Baptist Church di Miami, è tornato alle scene nel 2009 in occasione del festival di Porretta e vi torna sempre, affascinato dall’atmosfera che si respira durante i giorni della kermesse musicale. Nelle serate di sabato e domenica Spencer sarà accompagnato sul palco dal fratello Percy Wiggins e da Wee Willie Wlaker (ospite anche nelle passate edizioni), con un tributo alla leggendaria etichetta Goldwax, e ai suoi successi.

E ancora ci sarà Don Bryant, sempre di Memphis, che ha cominciato a cantare nel coro della chiesa a 5 anni. Autore principe per la Hi Records, Bryant ha dato vita a oltre 150 canzoni, spesso in collaborazione con il musicista Willie Mitchell. Uno dei suoi maggiori successi è il brano “I Got To Know”, diventato subito una hit.  Sua è anche la celebre “I Can’t Stand The Rain”, interpretata dalla moglie Ann Peebles nel ’73. Di recente ha registrato l’album “Don’t Give Up on Love” (autunno 2016), con i Bo-Keys, con i quali si esibirà al Porretta Soul festival, proponendo vecchi successi e nuovi brani. Nel 2018 Bryant ha ricevuto diverse nominations ai Blues Awards.

Altri protagonisti del festival saranno Booker Brown, Lacee, Ernie Johnson, Missy Andersen (per la prima volta al festival), Terrie Odabi, Chris Cain & Luca Giordano Band, Fabrizio Poggi & Mitch Woods, Larry Batiste (direttore musicale dei Grammy Awards), John Ellison. Ad accompagnare sul palco la maggior parte degli artisti ci sarà il ritorno della house band da San Francisco, la Anthony Paule Soul Orchestra, feat. Sax Gordon, ormai di casa al festival.

Il Sweet Soul Music Award 2018 per il contributo dato alla promozione e alla diffusione della musica soul e rhythm & blues sarà assegnato quest’anno ad Art Tipaldi, fondatore e direttore di Blues Music Magazine.

Quest’anno verrà anche proiettato, in prima nazionale, al Teatro Testoni, il 22 luglio, ore 16,00, “A Soul Journey”, film documentario sulla storia del festival, con la regia di Marco Della Fonte, prodotto da Alex Di Martino e Graziano Uliani.

La musica sarà protagonista come sempre anche al Rufus Thomas Cafè, il palco realizzato nella piazza centrale di Porretta Terme, con concerti gratuiti dalle 11 della mattina alle 7 di sera, e molte band provenienti dal nostro territorio i bolognesi New Color, Blaus , la Henry Hooks Orchestra di Pianoro, la Hen Ricover Band di Vergato, e i Soul Train di Poggio Caiano. Non mancherà lo Street Food Village , con cibi di strada dall’Italia e dal Mondo.

La rassegna The Valley of Soul

Anche quest’anno il soul dilagherà nella valle del Reno, con The Valley of Soul, un programma di concerti organizzato dall’Unione Comuni Appennino bolognese in collaborazione con il Porretta Soul Festival. Dieci gli appuntamenti previsti dal 17 al 30 luglio, sempre con la direzione artistica di Graziano Uliani, in luoghi di particolare fascino, e musicisti di fama internazionale come Mich Woods, (il 25 luglio  con His Rocket alla Rocchetta Mattei) che si esibirà anche  con la band bolognese Groove City (vincitori del contest regionale “La musica libera. Libera la musica”) il 26 luglio a villa Mingarelli a Grizzana Morandi.