Scatta la Cultura. Oltre 1500 scatti a pochi giorni dal lancio. Nino Migliori concede il suo famoso scatto dalla torre degli Asinelli

12 settembre 2018

Grande partecipazione dei cittadini appassionati di fotografia nel testimoniare la bellezza del patrimonio architettonico della nostra regione: a pochi giorni dal lancio del concorso fotografico Scatta la cultura sono già arrivate più di 1500 foto. Tra queste ce n’è una davvero speciale, si tratta di “Notturno dall’Asinelli” (1958) di Nino Migliori, testimonial del contest. Il Maestro, decano dei fotografi dell’Emilia Romagna, ha gentilmente concesso l’immagine di Bologna per testimoniare, fuori concorso, la sua partecipe e affettuosa adesione all’iniziativa.

Notturno dall’Asinelli (1958, per gentile concessione di ©Fondazione Nino Migliori) è entrata a far parte della storia della fotografia italiana e sarà inserita nel sito tourer.it come quelle in concorso. Lo scatto fu realizzato da Migliori in un momento, alla fine degli anni Cinquanta, in cui si respira un nuovo clima di libertà, un sentimento di riscoperta del proprio mondo di cui sembrava possibile comporre un racconto fotografico preciso e personale su una terra ritrovata: “Finita la guerra”, racconta Migliori, “finalmente mi sentivo libero, potevo entrare in contatto con la gente, c’era libertà di movimento, la sera non c’era il coprifuoco. Mi sembrava di riuscire ad appropriarmi delle persone”. Negli anni del Dopoguerra il Maestro si avvicina alle tematiche neorealiste caratterizzate da un forte richiamo verso l’impegno sociale e la ripresa diretta, ma il suo interesse è costantemente rivolto alla ricerca del linguaggio fotografico: “Qualunque cosa tu fotografi, la presenti in forma linguistica, è inevitabile, la fotografia è un discorso su un discorso, un racconto non solo sull’oggetto prelevato, ma anche sulla storia del suo prelievo e la sua ri-presentazione”. Una poetica che ancor oggi guida il lavoro di Migliori.

L’adesione capillare al concorso Scatta la Cultura viene da tutto il territorio regionale, con un occhio di riguardo ai beni cosiddetti “inediti” a cui è dedicato un premio speciale: delle 1500 arrivate, ben 400 foto infatti sono dedicate a monumenti da scoprire, mentre 190 quelle di beni estensi. Il concorso quindi è appena iniziato, ma vanta già risultati importanti che serviranno ad arricchire permanentemente il sito tourer.it e, tramite questo, a mettere a disposizione di tutti nuovi strumenti di conoscenza e di valorizzazione dei beni dell’Emilia-Romagna. Un segno di attenzione al patrimonio diffuso da riscoprire, agli elementi che caratterizzano l’identità dei luoghi e delle persone che ci vivono.

C’è tempo fino al 4 ottobre per partecipare a “Scatta la cultura”, con il contest entra nel vivo la campagna “‘EnERgie Diffuse’ – Emilia-Romagna un patrimonio di culture e umanità”, promossa e realizzata dalla Regione che aderisce così all’Anno Europeo del Patrimonio Culturale. Cuore della campagna sarà la Settimana della Cultura, dal 7 al 14 ottobre, con centinaia di eventi, open day, spettacoli, incontri e performance da Piacenza a Rimini.
Le foto del concorso confluiranno in Tourer, banca dati del Ministero dei Beni e delle Attività culturali, che mappa attualmente 6500 beni architettonici dell’Emilia-Romagna. Nove le foto premiate per le tre sezioni di concorso.

Tutte le informazioni per partecipare

 

Nino Migliori

Nino Migliori, nato nel 1926 a Bologna dove vive e lavora, è tra i più autorevoli e multiformi ricercatori italiani nel campo della fotografia. Inizia a fotografare nel 1948 oscillando fra immagini realiste distinte da una modalità raffinata di racconto, e una felice ed eclettica ricerca sui materiali. Nella sua lunga produzione artistica si intrecciano diversi filoni di ricerca ma è la sperimentazione il tratto che caratterizza da sempre tutto il suo operato rivolto a indagare le infinite possibilità linguistiche del mezzo fotografico.

Usa diversi registri linguistici, dal racconto del reale delle serie “Gente dell’Emilia”, “Gente del Delta” e “Gente del Sud”, alle sperimentazioni ‘off camera’ di “Pirogrammi”, “Cellogrammi”, “Ossidazioni”, “Fotogrammi”, che si ricollegano alla lezione delle avanguardie storiche, alle ricerche che documentano l’interesse per la materia urbana come “Muri”, per arrivare agli esiti di una progettualità legata alla gestualità, come nelle “Polaroid”, e al concettualismo come nel lavoro “Crossroads” realizzato per la Regione Emilia-Romagna. Nell’ultimo decennio ha avviato la serie “Lumen”, una ricerca volta a riprendere capolavori del patrimonio artistico italiano a lume di candela, che prosegue tutt’oggi.

Sue opere sono conservate in importanti collezioni private e pubbliche tra le quali CSAC – Parma, Galleria d’Arte Moderna – Torino; Galleria d’Arte Moderna – Bologna; Museo d’Arte Contemporanea Pecci – Prato; Galleria d’Arte Moderna – Roma; Bibliotèque National – Parigi; Musée Reattu – Arles; Museo di Praga; Museum of Modern Art – New York; Museum of fine Arts – Houston; Museum of Fine Arts – Boston; Polaroid International Museum – U.S.A.

 

 

 

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Intervista a Nino Migliori