Terreni Fertili Festival

L’estate del teatro contemporaneo è al Teatro Sociale di Gualtieri

14 giugno 2018

“È un teatro rovesciato in cui lo spettatore sta dove un tempo era il palco, e dove gli artisti stanno dove un tempo era il pubblico. Rovesciata è anche la stagione: dalla primavera inoltrata all’autunno, perché il riscaldamento non esiste da un po’”.  Il Teatro Sociale di Gualtieri presenta così Fioriture, la sua bella, decima stagione.
Terreni Fertili Festival, che di Fioriture rappresenta la parte estiva, ha in serbo un cartellone di teatro, fino a tutto il mese di luglio, dedicato alle novità della scena teatrale contemporanea e alla valorizzazione di artisti emergenti Under 30.

La rassegna apre il 15 giugno alle 21,30 con Roberto Latini, premio Ubu 2017 come miglior attore e performer, in scena con il Cantico dei Cantici, spettacolo premio Ubu, sempre nel 2017, come miglior progetto sonoro per il lavoro di Gianluca Misiti che con Latini collabora da sempre. Il Cantico è uno dei testi più antichi di tutte le letterature del quale, confida Latini, “ho cercato di non trattenere le parole, per poterle dire, di andarle poi a cercare in giro per il corpo, di averle lì nei pressi, addosso, intorno; ho provato a camminarci accanto, a prendergli la mano, ho chiuso gli occhi e, senza peso, a dormirci insieme”.
A interpretarlo non c’è una coppia ma una sorta di androgino, Latini stesso, che accoglie il pubblico su una panchina, dormiente,  (“Vi prego, non svegliate il mio amore che dorme”, recita il Cantico), per poi sedersi alla consolle di una postazione radio, al centro della scena, come un dj, un conduttore radiofonico, che si mette e toglie le cuffie e declama i versi del testo biblico miscelando il maschile e il femminile, concentrato non sui generi ma sul valore intrinseco del testo per coglierne e trasmettere non la correttezza formale ma la sua incredibile potenza, definita dallo stesso regista “un balsamo per corpo e spirito”.

Debutto nazionale (22 e 23 giugno) invece per Walter. I boschi a nord del futuro dei Fratelli Dalla Via. “Siamo nell’Estate 2018. La nuova Europa delle autonomie è una confederazione di agglomerati urbani indipendenti. L’intera popolazione è raccolta in città stato ecosostenibili e iper-tecnologiche. La libera circolazione delle merci è garantita da appositi corridoi di collegamento. Le aree montane, periferiche e a bassa densità abitativa, dove non era possibile garantire la copertura totale e costante con il segnale unico digitale sono state definitivamente abbandonate ed inibite alla presenza umana. Tutto è pulito, connesso, controllato. Tutto il resto, semplicemente non esiste. Eppure, da qualche parte c’è ancora, sporchissimo, il reale”, scrivono I Fratelli Della Via nelle note di regia.

Il 6 e 7 luglio (ore 21,30) è la volta de La scortecata di Emma Dante. La pièce, di cui l’acclamata regista palermitana firma anche la scrittura, è liberamente tratta da “Lo cunto de li cunti overo lo trattenimiento de peccerille” di Giambattista Basile. Con il suo stile inconfondibile, Emma Dante riscrive la fiaba di Basile per indagare il tema della bellezza e dei suoi paradossi e affida l’interpretazione dei tre personaggi a due uomini – Salvatore D’Onofrio e Carmine Maringola – che drammatizzano la fiaba incarnando sia il re che le due vecchie e ricalcando così – nei ruoli femminili – la tradizione di un teatro pre Commedia dell’Arte.

Ancora di fiaba tratta The Black’s Tales Tour (29 giugno)  di Licia Lanera, spettacolo che nasce da un’indagine sulla fiaba classica indagata nei suoi risvolti più neri e perturbanti.

Torna a Gulaltieri, come da tradizione, Oscar De Summa con l’anteprima di Soul Music. Dal lato opposto (13 luglio, ore 21,30). Dopo il successo della Trilogia della Provincia, il regista e attore si cala nuovamente nelle atmosfere e nei colori del sud con un racconto di conflitti e passioni intenso, corale, generazionale. Soul Music è la storia della formazione di un gruppo di musica soul nella Puglia degli anni ‘90.

Acora un debutto nazionale in cartellone il 19 luglio con  Nella fossa, secondo testo scritto e diretto da Gianni Vastarella dopo “Io, mia moglie e il miracolo”, vincitore del premio I Teatri del Sacro 2015. Co-autore con Emanuele Valenti di “Hamlet Travestie”, e con Emanuele Valenti e Marina Dammacco dell’ultimo lavoro “Una commedia di errori”, presentato al Napoli Teatro Festival 2017, Gianni Vastarella è attore in tutti gli spettacoli di Punta Corsara.

Conclude il Festival, per la parte teatrale,  la messa in scena dei sei spettacoli finalisti di Direction Under 3o,  progetto per la valorizzazione delle compagnie emergenti e per il coinvolgimento diretto nei processi decisionali e artistici del pubblico. Esplicitamente rivolto agli under 30 per quanto riguarda la partecipazione attiva.