La Toscanini. Quattordici grandi concerti per la terza parte di Stagione. Da marzo a giugno in live streaming

10 marzo 2021

Impossibile prevedere quando si potrà tornare in sala, ma intanto il programma per la terza parte di Stagione della Toscanini è pronto e comincia la sua cavalcata, che comprende ben quattordici concerti in streaming o live streaming tra il 19 marzo e il 5 giugno.

Il primo appuntamento, il 19 marzo per la rassegna Fenomeni, vede il debutto sul podio della Filarmonica del direttore israeliano Omer Meir Wellber e del virtuoso mandolinista Avi Avital, con un programma che tra Bach, Strauss e Couperin si ispira ad atmosfere sonore barocche e preclassiche.

Al centro della Stagione Filarmonica si stagliano poi i Concerti della Passione, un trittico ideato per la Pasqua: il Giovedì, Venerdì e Sabato prima di Pasqua saranno di scena tre Capolavori della musica sacra settecentesca, I due Stabat Mater di Vivaldi e Pergolesi e Le ultime sette parole del nostro Redentore sulla Croce di Haydn, con il Salve Regina ancora di Vivaldi, affidati a due specialisti del repertorio, ovvero Federico Maria Sardelli e il direttore principale della Toscanini, Enrico Onofri, affiancati dalle voci prestigiose di Sara Mingardo, Marianna Pizzolato e Francesca Aspromonte. Il concerto con la partitura di Hydn sarà tra l’altro un’occasione speciale carica di valore simbolico: nella lettura “sette ultime parole” evangeliche previste nella partitura saranno infatti coinvolte nove persone, scelte tra medici, operatori sanitari, tecnici della protezione civile, insegnanti, sacerdoti, esponenti del volontariato sociale, rappresentanti delle forze dell’ordine, per rappresentare anche le nove provincie della Regione. Con la cura drammaturgica di Andrea Chiodi e la voce recitante di Mariangela Granelli, il concerto sarà come una via crucis laica, nel segno della condivisione e della solidarietà. Dopo l’intensa programmazione pasquale, la stagione Filarmonica si conclude il 5 giugno con un programma dedicato a Le Creature di Prometeo di Beethoven, affidato al direttore greco George Petrou.

Sul fronte dei Fenomeni, stagione dedicata ai migliori talenti emergenti, il 30 aprile sarà la volta dei tre artisti in residenza di questa stagione – il percussionista Simone Rubino, il pianista Vadym Kholodenko e il compositore Riccardo Panfili – diretti dal francese Maxim Pascal in un programma in cui spicca l’esecuzione in prima assoluta del brano Der Untergang di Panfili, commissione dalla Fondazione Toscanini. Il 29 Maggio è invece in programma il debutto del ventiseienne Michele Spotti, che dirigerà la Sinfonia n. 4 di Robert Schumann con il virtuosismo strumentale di Simone Rubino, impegnato nel Concerto per percussioni e orchestra di Avner Dorman. Completa il programma il brano intitolato Questo muro, di Riccardo Panfili, seconda commissione de La Toscanini, che conclude la residenza artistica del compositore.

La neonata stagione Salotto Toscanini, che propone programmi cameristici pensati per l’orario serale e destinati a un ascolto ravvicinato, intimo, parte la sera dell’8 aprile con l’Ensemble di fiati che eseguirà la Serenata in mi bemolle maggiore di Mozart, la Petite Symphonie di Gounod e la Petite offrande musicale di Nino Rota. Il secondo appuntamento, il 15 aprile, è affidato invece al duo di violoncelli della Filarmonica, mentre il 29 aprile Vadym Kholodenko, artista in residenza, e il Quartetto della Filarmonica saranno impegnati nel Quintetto con pianoforte di Cesar Franck, preceduto dalle Variazioni per pianoforte su tema di Corelli di Sergeij Rachmaninoff. Il 28 maggio chiude il ciclo un programma per quartetto d’archi, con due quartetti di Antonio Sacchini, due numeri dai Cinque pezzi op. 34 di Alfredo Casella e il Quartetto n. 15 di Mozart. Per l’occasione Michele Spotti si esibirà al secondo leggio dei violini insieme ai “concertini” della Toscanini. Da segnalare infine che nella ricorrenza del giorno della nascita di Arturo Toscanini, il 25 marzo, i musicisti della Filarmonica omaggeranno la memoria del Maestro con la Serenata per archi di Caikovskij e la Meditation da Thais di Massenet, con il violino solista di Mihaela Costea.