Terzo settore. 1,5 milioni di euro per associazioni di promozione sociale, sportive e di volontariato

Domande entro il 9 luglio

27 giugno 2020

Un fondo dedicato al mondo dell’associazionismo e del terzo settore per abbattere i costi sostenuti per l’accesso al credito e ai finanziamenti di breve periodo; un sostegno concreto, dunque, per superare le difficoltà conseguenti all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Lo ha stanziato la Giunta della Regione Emilia-Romagna, mettendo a disposizione 1,5 milioni di euro: la prima tranche di un pacchetto di risorse che complessivamente ammonteranno a 2,5 milioni.

Il provvedimento è destinato alle associazioni di promozione sociale, alle organizzazioni di volontariato iscritte nei registri regionali previsti dalla normativa e agli enti religiosi civilmente riconosciuti che svolgono attività di interesse generale – a cui viene riservato 1 milione di euro della dotazione complessiva – oltre alle associazioni sportive dilettantistiche con sede in Emilia-Romagna, cui andranno 500mila euro.

Le risorse saranno trasferite dalla Regione al consorzio fidi o aggregazione temporanea di Confidi che presenterà domanda nei termini e che abbia dichiarato il maggior numero di operazioni di garanzia effettivamente erogate a favore di beneficiari in Emilia-Romagna nell’ultimo anno. La domanda per la gestione del fondo dovrà essere inviata con posta elettronica certificata a partire dal 29 giugno 2020 ed entro il 9 luglio 2020 all’indirizzo strumentifinanziaridgcli@postacert.regione.emilia-romagna.it.

Sarà il consorzio fidi ad assegnare i contributi, fino ad un massimo di 9mila euro, per coprire il costo degli interessi e della garanzia su finanziamenti fino a 50mila euro e di durata fino a sei anni a favore dei beneficiari. Questi ultimi, per presentare domanda per l’agevolazione al consorzio fidi selezionato, dovranno attestare di avere sede legale o operativa in Emilia-Romagna, essere iscritte nei registri pubblici previsti dalle leggi regionali e nazionali, non essere in stato di liquidazione volontaria o in procedura fallimentare. Il Confidi verificherà il possesso dei requisiti, mentre la Regione si riserva la facoltà di svolgere in ogni momento controlli a campione per verificare il possesso dei requisiti e il corretto utilizzo dei contributi.