A Totem Scene Urbane fioriscono Magnifiche Utopie

Dal 18 al 20 settembre a Ferrara

17 settembre 2020

Tre giorni di spettacoli, concerti, laboratori e incontri per riscoprire quanto siano necessari gli spazi urbani per la vita e il senso di coesione di una comunità. Dopo i mesi di lockdown che ha imposto la rinuncia a piazze, parchi, vicoli e perfino panchine, la formula e la vocazione della giovane rassegna Totem Scene Urbane appaiono più attuali che mai. L’edizione 2020 del festival organizzato a Ferrara dal Teatro Nucleo, compagnia che da oltre quarant’anni lavora sulla triangolazione tra teatro, comunità e spazio pubblico, si sonderà dal 18 al 20 settembre a partire da Pontelagoscuro, alla periferia della città, tra il Teatro Julio Cortàzar, il parco Tito Salomoni, Vicolo Tavernello e Piazza Monsignor Giovannini, spingendosi via via fino al centro di Ferrara, a Piazza Travaglio e alla Darsena, facendosi così collante tra territori.

Nella tre giorni sono programmati ben venticinque appuntamenti, a cominciare da spettacoli di teatro e performance varie che vedono protagonisti i padroni di casa di Teatro Nucleo con una serie di azioni poetiche ispirate ai testi di Giordano Bruno, Antonin Artaud, Vladimir Majakovski e Boris Vian, con Incursione nella vita di Maria Montessori, reading con la regia di Cora Herrendorf e l’interpretazione di Frida Falvo, scritta a quattro mani da Carla Giovannini ed Herrendorf, a partire dal percorso di drammaturgia teatrale condotto con le donne di Pontelagoscuro, e con la nuova ricerca Private Bestiary di e con Natasha Czertok che attraverso il linguaggio del teatro-danza esplora archetipi iconografici e stereotipi in cui ci riconosciamo.

Nel cartellone figurano poi Barbara Luci Carvalho con una performance/testamento dell’artista afrodiscendente che attraversa geografie e confini estetici, la compagnia romana Abraxa Teatro con uno spettacolo itinerante musico-teatrale sui trampoli, la napoletana Baracca dei Buffoni in scena con uno spettacolo sulla condizione umana tra giochi linguistici, aforismi e comicità, Drammateatro, che metterà in scena Rapsodia Novecento, ispirato a un romanzo di Dacia Maraini, per la regia di Claudio Di Scanno e con Beatrice Giovani (di recente insignita della menzione speciale Giovane Attrice Emergente al Premio Nazionale Franco Enriquez proprio per questa interpretazione). Da non perdere l’appuntamento molto particolare con Sotto i lampioni di Ferrara (smetteremo poi questa operazione commerciale di guardarci dentro e guardarci attorno) uno spettacolo itinerante in bicicletta di e con Marco Intraia ispirato alla poesia di Vasco Brondi.

Sul fronte dei concerti spiccano i nomi di Quai de Brumes, Re Cane, Maccanti-Ganza e Aidoru mentre per i laboratori si può scegliere tra Supernova che integra la scrittura rap di Moder, la street art dei Vida Krei, la comunicazione radiofonica di Web Radio Giardino, e il teatro con Teatro Nucleo e Micromondi, incontri di riflessione con Renzo Francabandera e Michela Mastroianni. A completare il programma una due giorni di incontri al Teatro Cortazar. Sotto l’affascinante titolo Le Magnifiche Utopie 2020, col coordinamento di Domenico Giuseppe Lipani, docente di UNIFE, e del critico Francabandera, si raccolgono gli interventi di artisti, amministratori e organizzatori di eventi culturali “sulle azioni da immaginare, sulle risorse da mettere in campo e sulle visioni da alimentare affinché il teatro sia spazio per eccellenza di relazione e incontro”.

 

Totem Scene Urbane è sostenuto da MiBACT e Regione Emilia-Romagna, con il Patrocinio del Comune di Ferrara