A tu per tu con Primo Levi. Il ritratto di Argentieri e De Angelis

A Le Città Visibili di Rimini il 31 luglio e il 1 agosto

13 luglio 2019

A cento anni dalla sua nascita, Primo Levi è tra gli intellettuali che mancano di più ai nostri giorni e a cui con maggiore naturalezza si ritorna ogni volta che si avverte l’urgenza di porsi delle domande sulla libertà, sui diritti, sulla prigionia, sul valore della memoria e della testimonianza. Niente di più difficile, dunque, che vestire i panni del chimico-scrittore detenuto ad Auschwitz, la cui immagine, fatta certamente di parole, di letteratura, ma anche di un certo modo apparentemente sereno, lucido, scientifico di parlare, insegnare, raccontare, è saldamente impressa nella memoria delle generazioni di un intero secolo.

Si sono avventurati nell’impresa del difficile ritratto Luigi De Angelis, regista di Fanny & Alexander, con l’attore riminese Andrea Argentieri, dando vita a uno spettacolo fatto soprattutto di parole incarnate, rimesse in vita. L’approccio alla figura dell’autore è stato infatti all’insegna di uno scavo nelle teche Rai per recuperare tracce audio e video di interviste da cui Argentieri, ricorrendo alla tecnica dell’eterodirezione, si lascia attraversare in scena per assumere voce, gestualità, posture, toni dello scrittore, raggiungendo un mimetismo iperrealista. Se questo è Levi, così si chiama la performance, arriva a Rimini, al festival Le Città Visibili (che organizza l’evento in collaborazione con il Comune), proprio in occasione del compleanno dello scrittore, il 31 luglio, con replica il 1 agosto, in tre luoghi del centro, ovvero lo Studio Balena di via Giovanni XXIII, il Ceis di Via Vezia e la Sede del Consiglio Comunale di Rimini in Via Solferino. Tre spazi simbolici che esprimono una domanda diversa in relazione a tre differenti opere di Levi: “Se questo è un uomo”, “Il sistema periodico”, “I sommersi e i salvati”.

Le prime due tappe vanno in scena rispettivamente alle 17 e alle 18.30, mentre la terza, in scena alle 21 è prevista solo la sera del 31, ma con un’opzione speciale. Gli spettatori presenti allo spettacolo in Sala del Consiglio, infatti, potranno fare delle domande a questa grande figura della storia novecentesca, che risponderà in diretta come in un vero question time intorno ai temi chiave dell’opera di Levi: deportazione, shoah, memoria, prigionia, sterminio, libertà, diritti, violenza, campo, testimonianza. Le domande devono arrivare preventivamente all’attore, che dovrà riceverle entro il 19 luglio all’indirizzo mail info@e-production.org.