Ubu 2017, cinque i premi in Emilia-Romagna

All’Inferno delle Albe il premio miglior progetto curatoriale, Collettivo Cinetico è miglior spettacolo di danza, Roberto Latini miglior attore

18 dicembre 2017

Il Premio Ubu per il teatro, il più prestigioso riconoscimento dedicato alla scena italiana – l’unico realizzato in forma di referendum – è storicamente un riconoscimento che cerca di individuare non solo il meglio del Teatro italiano, ma quello che verrà, aprendo nuove prospettive. Per questo motivo l’edizione 2017 ha visto la modifica di alcune categorie e l’inserimento di nuove voci che rispondano con maggiore sensibilità all’evoluzione dei linguaggi scenici.

Proprio alcune delle novità di questa 40° edizione hanno premiato la scena della nostra regione, in particolare il premio Miglior progetto curatoriale è stato vinto da Inferno. Chiamata Pubblica per la “Divina Commedia” di Dante Alighieri, lavoro corale di Marco Martinelli e Ermanna Montanari che ha visto il Teatro delle Albe dare vita a un cantiere dantesco, fuori e dentro il teatro, coinvolgendo settecento cittadini di Ravenna. Pochi giorni fa Ermanna Montanari ha ricevuto anche il premio Anct 2017 come miglior attrice sempre per “Inferno”. Sul secondo gradino del podio era “Futuri Maestri”, grande progetto partecipato del Teatro dell’Argine di San Lazzaro, segno questo di un modo di intendere la partecipazione ben radicato nella nostra regione.

La nuova categoria Miglior spettacolo di danza ha incoronato vincitore Sylphidarium. Maria Taglioni on the Ground,  della coreografa e danzatrice ferrarese Francesca Pennini con ColletivoCinetico.

La categoria Nuovo attore o performer (under 35), sdoppiata in due voci una rivolta agli attori l’altra alle attrici, per la parte femminile ha visto sul podio ex aequo Serena Balivo della Piccola Compagnia Dammacco, basata a Modena, e Claudia Marsicano che citiamo pur non essendo emiliano-romagnola, perché celebrata interprete di R.osa di Silvia Gribaudi, spettacolo prodotto da La Corte Ospitale di Rubiera (Re).

Per le categorie “tradizionali” la giuria dei sessantasei referendari, ha assegnato il premio per il Miglior allestimento scenico, categoria che abbraccia anche l’ambito dell’ideazione luci, al lavoro del light designer Gianni Staropoli per Il cielo non è un fondale di Deflorian-Tagliarini, prodotto anche da Ert, Emilia Romagna Teatro.

Il premio al Miglior progetto sonoro o musiche originali ha confermato per la terza volta il talento di Gianluca Misiti per lo spettacolo Cantico dei Cantici di Roberto Latini, nonché il lungo sodalizio artistico con il regista e attore che riceve il premio come Miglior attore.

I premi sono stati consegnati sabato 16 dicembre al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano – in diretta radiofonica su Rai Radio3 per il programma Piazza Verdi a cura di Elio Sabella – dove si è tenuta anche la celebrazione della Quarantesima edizione del Premio Ubu per il teatro, curata dall’Associazione Ubu per Franco Quadri, con il patrocinio del Comune di Milano-Assessorato alla Cultura, Moda e Design e con il contributo di Fondazione Cariplo e del Consiglio Regionale della Lombardia, in collaborazione con Ateatro, Il tamburo di Kattrin, Fondazione Mondadori, Ubulibri, Olinda e con l’ospitalità del Piccolo Teatro.