Uomo, tecnologia, comunità. La dodicesima edizione di perAspera

A Bologna dal 5 al 16 settembre

05 settembre 2019

Cosa resta dell’umano quando la tecnologia ne potenzia le facoltà fino a levigare idealmente ogni increspatura, ogni crepa, ogni limite, ogni desiderio e mancanza? Nel solco di questa domanda che interroga il presente accerchiandolo da ogni lato, attraverso la scienza, l’arte e la filosofia, fiorisce Umano. Troppo Umano, la dodicesima edizione di perAspera, festival multidisciplinare organizzato dall’associazione alberTStanley a Bologna e nell’Area Metropolitana.

Dal 5 al 16 settembre un cartellone che ospita undici artisti in dieci luoghi diversi, tra spazi storici, urbani, dismessi, di creazione, offrirà una ricognizione sulle possibili implicazioni di una relazione tra umano e nuove tecnologie, che spazia dalle più contemporanee esperienze immersive a lavori che invece cercano tracce di un umano ancora umano interpellando le comunità e il loro antico senso.

Al centro del programma due anteprime nazionali di lavori provenienti dal Regno Unito. Si parte infatti il 5 settembre nello spazio Adiacenze, con l’installazione interattiva The Third Day di CiRCA69, visitabile fino al 12 settembre. L’artista, che ha esposto anche alla Tate, invita i visitatori a scrivere una storia seguendo un processo di co-costruzione in tempo reale. Dal 13 al 15 settembre alle Serre dei Giardini Margherita (in collaborazione con il Festival Resilienze), arriva invece un’altra esperienza immersiva che invita due partecipanti alla volta (sconosciuti) ad andare tra le persone con un un walkie talkie, delle istruzioni e un obiettivo: creare un momento speciale e documentarlo. A ideare la performance, intitolata A Unique and Spectacular Moment, è BrightBlack, ovvero l’artista transmediale Simon Wilkinson e Myra Appannah, creatrice di SOMNAI, la più grande esperienza tecnologica immersiva su larga scala del Regno Unito, vissuta già da 20.000 spettatori.

Sul fronte del lavoro con le comunità arrivano invece l’artista svedese Ida Bentinger, che con la comunità delle donne di Monte San Pietro ha creato l’opera di land art Intreccio, ispirata alla tradizione di macramè e tombolo del territorio, installata dal 6 al 30 settembre in Piazza Case Bonazzi, e Balera spontanea, laboratorio comunitario condotto dalla coreografa Anna Albertarelli, che trasformerà il cortile del Comune di Monte San Pietro (il 7 settembre) e il giardino del rinascimentale Palazzo degli Alidosi a Castel del Rio (l’8), in sale da ballo aperte a tutti.

Per la Casa della Cultura Italo Calvino di Calderara di Reno, la danzatrice Anna Marocco ha ideato invece Totem, in scena il 12 settembre. L’opera è una riflessione performativa sui temi più brucianti del presente, ovvero eco-femminismo, antispecismo, spazio individuale e collettivo, privato e pubblico; questioni che, insieme al musicista Renato Greco, Marocco trasformerà in danza, per dare vita a un’esperienza ipnotica in cui il corpo cambia continuamente di stato.

 Tra gli artisti selezionati tramite call arrivano infine altri tre artisti/collettivi: il giovane coreografo Lorenzo De Simone ospite della Sala delle Mappe di Palazzo Rossi Poggi Marsili il 9 settembre con Variazione #1: S. Velato, performance in cui si crea una relazione empatica tra danzatore e uno spettatore coinvolto, responsabile dello sviluppo dell’opera a cui altri assistono; i percussionisti Francesco Cigana e Marcello Batelli, che con Darkness Session (expanded) l’11 settembre all’Oratorio San Filippo Neri danno luogo a un’esperienza immersiva site specific completamente al buio; la poetessa e musicista Serena Di Biase, in arte S.ee, che con la videomaker  Elena Moertarelli, in arte Jody Ellen, ha ideato una performance audio-video dal titolo Do humans dream of electric lions?, un viaggio onirico e perturbante al limite della realtà, in scena il 16 settembre al Cassero.

I temi del festival ispirano anche un dialogo tra filosofia, comunicazione, arte e diritto intitolato Trasformazioni dellumano, trasformazioni del potere, che il 10 settembre alle 19, nel Chiostro dell’Arena del Sole, coinvolgerà Flavia Monceri dell’Università degli Studi del Molise, Daniele Donati, di UNIBO e Marco Mancuso di Digicult.

perAspera è sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna e fa parte del cartellone di Be Here-Bologna Estate.