Va pensiero delle Albe si ispira alla cronaca

A Reggio Emilia dal 22 al 24 marzo. Intervista a Montanari e Martinelli

22 marzo 2019

Prodotto da Ert e Teatro delle Albe / Ravenna Teatro, Va pensiero è un affondo drammaturgico sulla “patria sì bella e perduta” – e comunque amata, e proprio perché amata raccontata anche nei suoi inferni, che in questo caso prendono forma di una diffusa corruzione – per salvare l’integrità dei cuori (la parola corruzione deriva dal latino “cor ruptum”, cuore rotto), per tenere viva la speranza e ritrovare il senso di parole come “democrazia” e “giustizia”.

Lo spettacolo sarà al Teatro Ariosto di Reggio Emilia dal 22 al 24 marzo. In scena, accanto all’ensemble del Teatro delle Albe ci sono attori ospiti che danno corpo a una drammaturgia originale con una moltiplicazione dal taglio cinematografico. Il cast degli attori è composto da Ermanna Montanari, Alessandro Argnani, Salvatore Caruso, Tonia Garante, Roberto Magnani, Mirella Mastronardi, Ernesto Orrico, Gianni Parmiani, Laura Redaelli e Alessandro Renda, con incursione scenica di Fagio e Luca Pagliano.

Nell’intervista, realizzata lo scorso anno, Marco Martinelli racconta la scrittura e la genesi di questo lavoro creato nella fucina del Teatro delle Albe,  ispirato alla cronaca, ad un fatto accaduto in quella stessa terra dove hanno presa vita ed arte gli ideali risorgimentali verdiani e che si è ritrovata oggi, dolorosamente, a fare i conti con infiltrazioni mafiose come il processo Aemilia ci ha insegnato. Ermanna Montanari ci apre al mondo della creazione di un personaggio complesso e terribile come la Zarina, il sindaco antagonista in scena del vigile urbano.

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Intervista a Ermanna Montanari e Marco Martinelli