Voci dal mondo. Al via la XXI edizione di Ferrara in Jazz

Da ottobre a maggio a Ferrara

30 settembre 2019

Otto mesi di concerti che porteranno a Ferrara il miglior jazz internazionale, spaziando dall’area newyorchese all’Europa e al Sudamerica, a comporre un cartellone di circa ottanta appuntamenti che oltre ogni confine unisce star e giovani talenti, nuovi itinerari musicali ed esposizioni d’arte. Tutto questo è la ventunesima edizione di Ferrara in Jazz che dal 4 ottobre (fino a maggio) farà risuonare lo splendido Torrione San Giovanni, bastione rinascimentale Unesco.

La partenza del 4 ottobre è affidata a un asso delle sei corde incluso nella Jazz Denmark’s Hall of Fame: il compositore danese Jakob Bro, che a Ferrara arriva con Joey Baron alla batteria e Thomas Morgan al contrabbasso, in un trio affiatatissimo capace di attingere a una ricca tavolozza timbrica. Segue a ruota Mary Halvorson, che al Torrione si presenta con Code Girl, primo gruppo per il quale la vulcanica chitarrista ha scritto sia musiche che parole, e con cui ha raggiunto fin da subito una speciale sintesi tra composizione e improvvisazione. Ancora sul ricco fronte delle sei corde, da segnalare la presenza di David Torn, tra i più rivoluzionari chitarristi della storia del jazz degli ultimi trent’anni e l’imperdibile Bill Frisell che porta a Ferrara il suo Harmony, nuovo progetto sulla tradizione musicale americana, preceduto da un tributo alla produzione del chitarrista di Baltimora a opera degli Unscientific Italians.

 Sul versante più mainstream, spazio alla vocalità femminile di icone afroamericane come Joy F. Brown, accompagnata, tra gli altri, dalla giovane cantante e trombonista catalana Rita Payès, e come la performer statunistense Dena DeRose ospite a Ferrara con un omaggio a Shirley Horn, i cui arrangiamenti saranno eseguiti dalla neonata Emilia-Romagna Jazz Orchestra. Nel solco della tradizione “aggiornata” arrivano invece il duo formato dal trombettista Dave Douglas e il pianista Uri Caine, il quintetto del trombettista Ralph Alessi, il pianista e compositore Aaron Parks, i The Bad Plus che hanno appena accolto un nuovo componente. Un lavoro che si muoverà con disinvoltura tra jazz, R&B ed elettronica è invece Circuits del sassofonista Chris Potter, mentre Paul McCandless – polistrumentista co-fondatore del leggendario gruppo Oregon ripercorrerà il repertorio originale dei suoi storici dischi solisti avvalendosi dei Charged Particles, una delle band più apprezzate della San Francisco Bay Area.

Trame latineggianti risuoneranno poi con Sonero: The Music Of Ismael Rivera, omaggio al conterraneo del noto sassofonista Miguel Zenón e con A Flor Da Pele, tributo al mestre Chico Buarque di Daniella Firpo, accompagnata dall’attrice Gaia Benassi per una performance che fonde musica e lettura. Tra gli italiani arrivano invece grandi star come Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Giovanni Guidi, Massimo Faraò, i molti ospiti dei lunedì del Jazz Club, e naturalmente la Tower Jazz Composers Orchestra, la resident band del Torrione diretta da Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon.

Tra gli appuntamenti collaterali si segnalano un seminario d’improvvisazione musicale tenuto dalla contrabbassista francese Joëlle Léandre, e una sezione riservata all’arte contemporanea, con due mostre visitabili nelle sere di spettacolo: una collettiva intitolata Segnosonico, in cui si fondono gli universi espressivi della musica e del disegno, realizzata in collaborazione con BilBOLBul, Bologna Jazz Festival e Endas Emilia-Romagna, e la personale di Gianni Tarroni.

Ferrara In Jazz è realizzata con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara, Endas Emilia-Romagna e il sostegno di numerosi part